
Fabbriche a capitale cinese incendiate, marchi che sospendono gli ordini... Generando il 65% delle esportazioni locali, l'industria tessile è nonostante tutto coinvolta nella lotta contro il colpo di stato in Myanmar.
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Fabbriche a capitale cinese incendiate, marchi che sospendono gli ordini... Generando il 65% delle esportazioni locali, l'industria tessile è nonostante tutto coinvolta nella lotta contro il colpo di stato in Myanmar.
Senza considerare il livello delle vendite, il gruppo giapponese (Uniqlo) ha superato il suo rivale spagnolo Inditex come distributore di abbigliamento più potente del pianeta, in termini di capitalizzazione di mercato.
L’intesa prevede una serie di iniziative per avvicinare il pubblico ai capolavori del museo, come il lancio di collezioni speciali, insieme alla promozione di eventi e di programmi di accesso gratuito.
Abbiamo incontrato Jil Sander, la più grande designer vivente della Mitteleuropa, per saperne di più su +J (la sua co-lab con Uniqlo) e capire cosa pensa della moda di oggi e dei suoi successori nel brand Jil Sander.
Dopo che Gap ha previsto di interrompere le sue attività di vendita diretta in Europa e nel Regno Unito, diversi analisti affermano che i problemi del marchio americano sono il risultato di scelte strategiche sbagliate.
Il gigante giapponese di prêt-à-porter Fast Retailing (Uniqlo) ha visto calare del 44,4% l'utile netto nell'esercizio 2019/20 a causa della pandemia di Covid-19, ma ha previsto un forte rimbalzo nel 2020/21.
Nell’ambito dell’iniziativa Re.Uniqlo, finalizzata a dare nuova vita agli indumenti dismessi, il brand giapponese lancerà il 9 novembre in italia le Recycled Down Jackets, capispalla con imbottiture ricondizionate.
La collezione ‘UT Billie Eilish by Takashi Murakami’ sarà in vendita dal prossimo 25 maggio negli store online di Uniqlo e dal 29 di questo mese nel flagship milanese del marchio giapponese di Fast Retailing.
Negozi chiusi, fatturati quasi azzerati, stock che si accumulano: colpiti in pieno dalla crisi sanitaria, i marchi della moda, in particolare della fast fashion, sono costretti a pensare di cambiare modello di business.
Colpito duramente dalla pandemia di coronavirus, il colosso giapponese dell’abbigliamento ha rivisto al ribasso le sue previsioni annuali, dopo performance non del tutto soddisfacenti nel primo semestre 2019/20.