Pubblicato il
21 apr 2010
21 apr 2010
Wal-Mart vuole aprire nuovi magazzini all'ingrosso in India
Pubblicato il
21 apr 2010
21 apr 2010
21 apr 2010 - Wal-Mart, numero uno mondiale nel settore della grande distribuzione, ha aperto il suo secondo negozio all'ingrosso martedì 13 aprile nella città di Chandigarh, nello Stato del Punjab (nel Nord dell'India), dopo essere entrato sul mercato indiano lo scorso maggio nel quadro della sua strategia di espansione internazionale.
![]() Foto: Robyn Beck/AFP |
Secondo Scott Price, direttore per l'Asia, il gruppo ha in programma di aprire almeno dieci insegne supplementari da qui ai prossimi tre o quattro anni, con l'intenzione di estendersi in particolare nelle aree del Sud e dell'Ovest del subcontinente.
"Consideriamo il mercato dei prodotti all'ingrosso come un'opportunità molto interessante per fornire dei servizi ai "Kiranas", le piccole botteghe familiari" che si trovano dappertutto nel paese, spiega Price.
Wal-Mart sta cercando di stringere accordi di partnership con i 15 milioni di piccoli commercianti indiani (che rappresentano il 95% del settore), i quali potrebbero così attenuare la loro ferma opposizione all'arrivo di distributori stranieri. Si tratta della rete più importante del mondo, e una delle meglio protette.
Il gruppo si rifornisce già in India, soprattutto di prodotti tessili, per cifre fra i 125 e i 150 milioni di dollari l'anno. "Ma dovremo essere capaci di salire fino a 1 miliardo di dollari, perché si riesca a migliorare la qualità della produzione agricola e si possa sviluppare una migliore qualità degli elettrodomestici e dei casalinghi", precisa ancora Price.
Wal-Mart, come i suoi concorrenti britannici (Tesco) e francesi (Carrefour), attende con impazienza la piena liberalizzazione del settore della vendita al dettaglio agli stranieri.
La legislazione indiana in materia di grande distribuzione è estremamente rigida. Il paese, nel 2006, ha consentito di autorizzare gli investimenti stranieri fino a una percentuale del 51% delle azioni, ma solamente per le insegne a marchio unico, come per esempio Reebok o Nokia.
La legge le autorizza a creare degli accordi di franchising con dei gruppi locali, a condizione di trovare dei soci affidabili.
Il settore della vendita al dettaglio in India è valutato 300 miliardi di dollari di giro d'affari complessivo.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP)
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