12 apr 2013
Visionnaire : tra cinema e luoghi esotici al Salone del Mobile
12 apr 2013
Visionnaire, azienda bolognese oggi tra le protagoniste del lifesyle di lusso internazionale, nata dall’evoluzione di un’impresa familiare creata nel 1958 (la IPE Cavalli), presenta al Salone del Mobile le sue creazioni, frutto della fusione di stili, contrasti e contaminazioni tra mondo minimal-barocco, maschile-femminile e materiali caldi-freddi.

Uno spazio complessivo di 580 mq. suddiviso su due livelli, con 17 stanze e un roof garden, dove viene svelata in anteprima la nuova collezione beach e dehor, la cui ispirazione sono i luoghi esotici, per nuovi concept legati alla spiaggia e all’outdoor. L’ingresso dello stand è invece dedicato al mondo del cinema e alla relazione che arte e design hanno con esso. Sembra di entrare nella casa di un collezionista, dove ogni piccolo o grande elemento è studiato su misura con perizia sartoriale. Si accede da preziosi portali neoclassici in color blu petrolio a cui fanno da contrasto cornici off white, in un’inarrestabile susseguirsi di luci e di ombre. Le pareti interamente rivestite in pelle con texture loghizzata offrono una restituzione ottica soft delle superfici.

“Abbiamo voluto costruire la maquette di un vero palazzo Visionnaire” afferma Eleonore Cavalli, anima creativa del marchio. “Con questo allestimento abbiamo voluto ribadire a tutto il mondo il nostro DNA, che vuole essere un tributo esplicito all’arte, in ognuna delle sue forme: tutti i pezzi della collezione Visionnaire nascono da collaborazioni e ispirazioni artistiche, siano esse scultoree, pittoriche, letterarie o cinematografiche”. L’idea delle vetrine di ingresso è un tributo all’ultimo film di Giuseppe Tornatore “La migliore offerta”, in cui gli arredi Visionnaire sono stati utilizzati per la casa del protagonista. All'interno sono presentate circa 100 opere pittoriche che l'artista Domenico Grenci ha realizzato in esclusiva per la maison in occasione del Salone del Mobile 2013.

Oggi, da azienda di famiglia, Visionnaire è diventata un Gruppo a tutto tondo, con manager che seguono le diverse aree funzionali dell’azienda: progettuali, tecniche e di produzione, molto complesse vista la varietà dei prodotti (circa 3.000) che spaziano dagli oggetti in vetro, a quelli in cristallo, passando dalla ceramica, l’acciaio, gli imbottiti e il metallo, per arrivare agli accessori. Il risultato è una proposta “total look”, per importanti progetti abitativi: dal salotto, alla camera da letto fino ad arrivare ai bagni, alle cucine e ai dehor per gli spazi residenziali privati, ma anche ai lounge bar, i ristoranti, i club e gli hotel per gli spazi pubblici. A febbraio 2012, Visionnaire è entrato anche nel settore dell’aviazione di lusso, grazie a un accordo siglato con Blu Jet Capital per un piano di refitting di aerei privati.

La società ha chiuso il 2012 con un fatturato di 32 milioni di euro (erano 24 milioni nel 2011), con una crescita media annua del 30% nell’ultimo quadriennio. Tali risultati sono realizzati quasi per la totalità grazie al marchio Visionnaire, che è stato fondato nel 2004 e conta oggi 20 monobrand nel mondo, tra Italia (Milano, Bologna, Roma e Bari), Turchia, Russia, Moldavia, Cina, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Australia. "Quest'anno abbiamo in programma di aprire altri 3 monomarca a Riyadh, che sarà il secondo in Arabia Saudita, Baku e Bombay, anche in quest'ultimo caso si tratterà del secondo store dopo Delhi. Abbiamo in mente di aprire anche in altre città italiane, ma per ora le location sono in corso di definizione", ha spiegato a FashionMag il CEO Leo Cavalli.
L’azienda opera complessivamente in 90 nazioni attraverso una fitta rete di selezionati multimarca e department store di lusso, oltre alla collaborazione con architetti di interni di tutto il mondo. La rete è destinata ad ampliarsi nei prossimi 2 anni in Europa (Parigi, Londra), in Africa, negli Stati Uniti e in America Latina. Le creazioni Visionnaire si rivolgono a tutti i mercati, oggi quelli portanti sono Russia, ex blocco sovietico, quelli orientali e quelli medio-orientali.
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