16 mag 2013
Vietnam , Cambogia e Indonesia sono le nuove mete del tessile
16 mag 2013
I colossi occidentali dell'abbigliamento guardano oggi a Vietnam, Cambogia e Indonesia per individuare nuovi fornitori, dopo il crollo del palazzo di Dacca che ospitava 5 aziende tessili, costato la vita a 1.127 persone. "Oggi il nome Bangladesh offre solo cattiva reputazione a un'azienda", ha detto al "New York Times" Bennett Model, amministratore delegato di una società di New York, che già negli anni '70 puntava sulla Cina. In questi giorni il Marriott Hotel di Giacarta, l'albergo preferito dagli acquirenti occidentali di prodotti tessili, risulta pieno ed è difficile prenotare una sistemazione con poco anticipo. Gli imprenditori tessili indonesiani hanno riferito al Nyt di una processione di arrivi nelle ultime settimane e negli ultimi mesi, e delle stesse domande a cui vengono chiamati a rispondere su stabilità politica, leggi sul lavoro, rispetto degli standard di sicurezza e stipendi del Paese.

"All'inizio era perché la Cina sta diventando troppo cara, poi c'è stata la tragedia dell'incendio in Bangladesh e poi altri nuovi problemi nel Paese - ha spiegato Ade Sudradjat, Presidente dell'Associazione tessile indonesiana - per cui alcuni acquirenti non si sentono tranquilli a fare ordini in Bangladesh". Lo scorso novembre, altri 112 operai erano morti in un incendio scoppiato in uno stabilimento di Dacca. Il "NYT" ricorda oggi che il Bangladesh è il secondo produttore tessile mondiale dopo la Cina, e che questo settore rappresenta 1/5 dell'economia del Paese e 4/5 delle sue esportazioni. "Il che significa che uno dei Paesi più poveri del mondo, uno dei più densamente popolati, dipende disperatamente dalla continuità degli ordinativi delle esportazioni per contrastare la crescente disoccupazione ed eventuali nuove proteste politiche", ha sottolineato il quotidiano. Alcune imprese hanno dichiarato che continueranno ad acquistare in Bangladesh, ma alcune potrebbero diversificare i loro ordini in più Paesi, conclude il "New York Times".
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.