Pubblicato il
26 gen 2010
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VicenzaOro First torna a brillare: + 36%
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26 gen 2010
26 gen 2010
26 gen 2010 - La 62ma edizione di VicenzaOro, VicenzaOro First, uno dei tre maggiori saloni del mondo nei campi della gioielleria e dell’oreficeria ha chiuso le sue porte il 21 gennaio all'insegna dell'ottimismo e di un ritrovato entusiasmo. Oltre 17.969 le presenze degli operatori accreditati alla chiusura del sesto giorno contro le 13.154 del 2009: un aumento del 36%.
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I dati hanno confermato quanto annunciato a FashionMag il giorno dell'inaugurazione dal neo-presidente di Fiera di Vicenza, Roberto Ditri: «nonostante la congiuntura economica mondiale, le conseguenti difficoltà del settore e la complessa situazione del sistema fieristico a livello internazionale noi siamo al completo... arriviamo ad annoverare per questa edizione oltre 1500 espositori da 31 paesi stranieri e da 58 città italiane riuniti su 70000m². Delle premesse che fanno ben sperare».
Il sensibile aumento di compratori a VicenzaOro First conferma pienamente la centralità e l'importanza della manifestazione per il settore, dimostrando anche un maggior interesse per il prodotto orafo e gioielliero e conseguentemente per gli acquisti da parte dei clienti finali.
"E' andata Complessivamente bene" ha dichiarato Marco Mazzetti, uno dei fondatori dell'azienda bolognese PinoMarino, intervistata da FashionMag il 21 gennaio. "Anche altri colleghi sono contenti, rispetto alla crisi degli ultimi due anni dove erano tante le facce mogie. Ci sono stati tanti piccoli ordini un po' per tutti, non quello che ti cambia l'anno, che nella fiera di gennaio potrebbe anche capitare, ma si è lavorato bene".
Questi echi positivi sono stati confermati da varie altre aziende protagoniste della manifestazione. "Un bilancio buono, un'affluenza leggermente più bassa del previsto la domenica, ma per il resto per noi proprio buoni risultati" ha dichiarato Comete a FashionMag.
I paesi esteri più rappresentati sono stati Francia, Germania, Grecia, Spagna, Israele, Turchia e USA. Notevole anche la partecipazione di buyer provenienti da importanti department store e retail del lusso a livello internazionale, del calibro di Scott Martin di Saks Fifth Avenue (USA), Mehul Choksi di Gitanjali Group (India), Anna Avakian di Mercury (Armenia), Alex Popov di Moscow Diamon Bourse (Russia) e AlonTorjeman di Padani (Israele).
Nelle giornate dal 16 al 21 il calendario degli appuntamenti dedicati agli operatori del settore è stato molto ricco tra seminari, workshop e forum. Tra le peculiarità che hanno attirato i presenti c'è l’irresistibile concept espositivo della Glamroom, che ha riunito insieme gioielli, moda, design e innovazione accostando fra loro materiali in combinazioni inedite e all’apparenza impossibili (gioielli adesivi che s’indossano sulla pelle, costumi da bagno fatti di corallo, pietre colorate e grezze insieme alla più fine vetreria di Murano).
Altra novità dell'edizione 2010, che gli organizzatori hanno deciso di realizzare anche in occasione dei prossimi appuntamenti fieristici di VicenzaOro Charm (22-26 maggio) e Choice (11-15 settembre), è stata la realizzazione dello spazio FashionJobs. Esposte oltre 400 offerte di lavoro nei settori specifici del lusso e della moda riprese dal sito Internet FashionJobs.com, il portale esclusivo riservato ai professionisti di tali ambiti.
Nel suo complesso la fiera di VicenzaOro First ha segnato dunque un buon inzio d'anno per un settore che veniva da una lunga a e profonda crisi. «Il sentimento positivo che viene da questi giorni - ha detto Ditri - ha rafforzato l'entusiasmo per il mio nuovo incarico e la convinzione che con queste premesse, il consenso degli azionisti e la collaborazione dello staff, potremo consolidare il ruolo di leadership di Fiera di Vicenza nel panorama internazionale, realizzando un supporto per la filiera dell'oro».
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