Ansa
14 gen 2013
Versace provoca, tra stampe nudi e forme macro
Ansa
14 gen 2013
Provocazione abbondante sulla passerella di Versace, inutile cercare altre parole: Donatella ha pensato bene di far stampare un 'pout pourri' di immagini osé delle vecchie campagne pubblicitarie di Richard Avedon, quelle dei tempi di Gianni Versace, piene di modelli nudi che ora diventano la decorazione in bianco e nero di completi jeans come di camicie in seta da portare sotto cappottoni di cashmere candido e peloso.

Non basta, tutto è abbondante nelle forme, esagerato nelle proporzioni, decorato, barocco, dorato e dipinto, con un effetto metrosexual dal sapore inattuale. Donatella cita le ispirazioni (le foto di Amy Arbus, i film di Norman Mailer, gli show di Michael Jackson, i rapper anni 90) ma quel che conta è l'idea che "grande è bello", quindi esagerato dovrebbe essere bellissimo. Sarà...certo la sontuosità è indubbia, se si osserva il cappotto in cashmere bianco spazzolato, il vestito a gigantesche macchie di giraffa, il completo jeans dipinto a mano con riccioli rococò, fiori e disegni astratti.
E poi che dire di tutto il resto: ricami preziosi per la sera, visone rasato, volpe ed agnellino effetto breitschwanz, cravatte zebrate, mocassini in camoscio decorato da borchie, grosse scarpe quasi classiche ma con una linguetta dorata che è quasi uno scudo. Collezione massimalista e lussuosa, dice Donatella. E come darle torto: il completo di pelle marrone e nera ha importanti impunture imbottite, che ingigantiscono le spalle ("il corpo dell'uomo è bello a V, spalle larghe e fianchi stretti, mai piaciuti quei mingherlini da sfilata" sentenzia la signora Versace) e grandi zip che si aprono promettenti sui fianchi.

La linea underwear firmata Versace va in passerella a completare l'ingorgo di provocazioni: sotto una giacca da smoking in seta jacquard ecco una camicia in merletto e - tenetevi forte - anche le mutande in trasparente pizzo nero stretch. Si riprende il fiato con i vestiti quasi classici, scivolati ma sempre con il tocco esagerato dei pantaloni enormemente larghi portati sotto la giacca tendente al lungo. Non pensiate a qualcosa di 'davvero' classico: il pied de poule del completo è ingigantito e il doppiopetto di cashmere latte è portato con la camicia a stampa Versace Men (quella degli uomini nudi che dicevamo).
Provocazione anche con le scritte 'macho' e 'sex' su magliette con maniche a pipistrello ma anche sul grigio dei blazer. Non mancano i corpetti quasi da schermidore con impunture a disegno medusa, cinturini e fibbie a iosa. Chi è quest'uomo? "Un lottatore, un gladiatore, uno che ha coraggio e ironia" dice la stilista. A questo eroe dei nostri tempi in versione Versace, non possono mancare neppure i gioielli che, più virilmente, qui vengono chiamati amuleti, come se, dopo tutto questo esplodere di decori, ci fosse il problema di non esagerare con le parole.
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