Gianluca Bolelli
8 lug 2016
Van de Velde: piccola crescita nel primo semestre
Gianluca Bolelli
8 lug 2016
Un primo semestre 2016 ad immagine e somiglianza delle stagioni precedenti per Van de Velde: delle belle prestazioni per i suoi brand (PrimaDonna, Marie Jo e Andres Sarda) ed insegne in Europa, ma un continuo calo nel retail negli USA. In totale, il fatturato del gruppo di biancheria intima e moda mare dei primi 6 mesi ha raggiunto i 113,8 milioni di euro, per un progressione dello 0,4%. La performance è più lusinghiera su base comparabile, con un incremento del 2,6%.
Sempre in crescita le vendite wholesale dei marchi di lingerie PrimaDonna, Marie Jo e Andres Sarda, che registrano complessivamente un +5,8%, sia nell'intimo come nel beachwear. Una dinamica che dovrebbe proseguire nel secondo semestre se si tiene conto degli ordini registrati. In aumento anche il fatturato retail europeo delle insegne specializzate Lincherie e Rigby & Peller. In comparabile e a cambi costanti, le due entità ottengono insieme un aumento del loro giro d'affari del 5,3%, con un bonus per l'olandese Lincherie. Andando più nel dettaglio, è infatti nei Paesi Bassi che l'incremento è più netto (+7,6%), mentre il Regno Unito, terra d'origine di Rigby & Peller mostra un +5,5%.
In compenso, gli Stati Uniti sono ancora il tallone d'Achille del gruppo belga; negli States i suoi negozi attraversano delle difficoltà. La vecchia catena Intimacy, passata all'insegna Rigby & Peller, continua a perdere terreno, con una diminuzione delle vendite in comparabile del 17,7%. A causa delle chiusure di negozi, il fatturato americano di Van de Velde è addirittura calato del 27,7% nel primo semestre.
I risultati economici completi di Van de Velde saranno pubblicati il 31 agosto prossimo.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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