27 feb 2013
Van de Velde: l'utile cala di più del 37%
27 feb 2013
Van de Velde vuole rassicurare i propri azionisti con la decisione di versare un dividendo identico a quello del 2011, ma se guardiamo le cifre, il gruppo belga di lingerie (Marie Jo, Andrés Sardá, Prima Donna) deve fare i conti in particolare con la situazione in Spagna, mercato di casa di Andrès Sarda, e con la posizione della catena americana Intimacy, che ha acquistato recentemente.
"Andrés Sardá resta uno dei nostri tre marchi principali (con Marie Jo/L’Aventure e PrimaDonna/Twist) e sta ricevendo il supporto necessario per contribuire a realizzare questa ambizione. Tuttavia, l'evoluzione del fatturato del brand e il suo contributo all'Ebitda nel 2012 e 2013 rimangono al di sotto delle aspettative che avevamo al momento dell'acquisto (Andrés Sardá è stata comprata dal gruppo belga nel 2008, ndr.)", dice il comunicato finanziario. Quanto a Intimacy, il brand ha visto calare le vendite in dollari di più del 12%. In Euro, il calo è stato del 5%.
Alla fine, Van de Velde, ha visto il proprio fatturato consolidato crescere di un piccolo 1%, a 181,8 milioni di euro. Una progressione legata soprattutto alla ripresa delle vendite wholesale nel secondo semestre e all'espansione dell'azienda Rigby & Peller, in particolare in Germania. Ma soprattutto l'azienda britannica si è per la prima volta consolidata nel corso di tutti i 12 mesi dell'esercizio, contro i soli 5 del 2011. La redditività, invece, si sgretola. L'Ebitda consolidato cala del 9,2%,a 48,8 milioni. Il risultato netto corrente del gruppo diminuisce del 41,2, a 33,6 milioni (-18,4%). In combinazione con la riduzione di valore di 'Andrés Sardá', il calo dell'utile del gruppo ammonta al 37,8%. Per il 2013, la direzione punta a una stabilità delle vendite e dei risultati.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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