Valextra, la casa di alta pelletteria fondata da Giovanni Fontana nel 1937, non conferma i rumors che vorrebbero già decisa un’acquisizione della casa da parte del fondo inglese Neo Capital.

L’azienda del brand dal logo discreto, quella piccola "v" che torna negli scompartimenti interni dei portafogli e che nel non esserci, mostra tutta la sua eleganza, ha però confermato invece che c’è un certo fondo di verità nelle voci che corrono nel settore.

Contattata dalla redazione di FashionMag.com Italia, infatti, Valextra ha ammesso di star comunque portando avanti una ricerca e valutando, tra i grandi gruppi del lusso – naturalmente non sono stati svelati dei nomi precisi – il partner ideale per rendere il brand più globale.

Più globale e votato a una maggiore internazionalizzazione, senza però che vengano sconvolti i capisaldi dell’azienda acquistata nel 2000 da Emanuele Carminati Molina, che ha sempre tenuto fede alla vocazione di artigianalità dell'antico, primo negozio di pelletteria di piazza San Babila.

Mantenere la filosofia Made in Italy e il posizionamento del marchio, quindi, sono caratteristiche cui l’azienda fondata da Fontana (che con spirito di modernità e senso dei tempi inventò la valigetta 24 ore poi esposta al Moma di New York negli anni ’70) non rinuncerà.

Nel novembre scorso Mario Boselli, in una conferenza, ha affermato che in Italia non è del tutto corretto parlare di industria del lusso, quanto, piuttosto di una manifattura che ha come aristocratico obiettivo il “bello e ben fatto”. L’azienda milanese conferma di voler rimanere nel solco di questa tradizione.

Attualmente, oltre al negozio di via Manzoni 3 a Milano, Valextra è presente in Italia ad Arezzo, Cremona, Viterbo e Riccione; in Europa a Londra, Bruxelles, Parigi, Zurigo, Helsinki, Kiev e Mosca; in Giappone a Nagoya, Osaka e Tokyo; in Cina a Shangai e in Asia è distribuita anche in Corea, Filippine e Kuwait. Negli Stati Uniti è disponibile con suoi store nelle città di Beverly Hills, Boston, Chicago, Dallas, Las Vegas, New York, San Francisco e Scottsdale.

Isabella Stancari