Gianluca Bolelli
1 dic 2016
Urban Outfitters: le vendite del terzo trimestre deludono
Gianluca Bolelli
1 dic 2016
Le vendite trimestrali comparabili del gruppo Urban Outfitters sono risultate al di sotto delle previsioni degli analisti, a causa del calo della domanda per i prodotti di Anthropologie Group e Free People. Di conseguenza, il titolo della società ha perso il 9% dopo la chiusura delle quotazioni borsistiche di giovedì.
Il gruppo ha infatti comunicato giovedì scorso che le sue vendite su base comparabile sono cresciute dell'1% nel corso del terzo trimestre, chiusosi il 31 ottobre, vale a dire al di sotto delle attese degli analisti, che puntavano su un +1,9%, come stabilito da Consensus Metrix.
Le vendite su base comparabile sono calate del 2,7% per Anthropologie Group e dell'1,5% per Free People. Gli analisti si attendevano un calo dell'1% per ognuna delle due entità.
Anthropologie Group è composto dai marchi Anthropologie, BHLDN (specialista degli abiti da sposa e da cerimonia) e Terrain.
Le vendite nette di Urban Outfitters sono aumentate del 4,5%, a 832,5 milioni di dollari (790,1 milioni di euro), vale a dire al di sotto di quanto stimato da Thomson Reuters, che era pari a 868,8 milioni di dollari.
L'utile netto è invece passato da 52 milioni di dollari, o 42 centesimi per azione, a 47,4 milioni di dollari, o 40 centesimi per azione. Gli analisti prevedevano invece un utile per azione di 44 centesimi.
Negli ultimi tempi, Urban Outfitters si è adoperato per riconquistare il favore dei consumatori, che preferiscono sempre di più le vendite online o le insegne di fast fashion come H&M e Zara, che hanno integrato bar, ristoranti e saloni di parrucchiere all'interno dei loro negozi.
Comunque, dall'inizio dell'anno, il valore delle azioni del gruppo statunitense è cresciuto del 71,5%.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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