4 feb 2014
Under Armour punta ai 4 miliardi di dollari nel 2016
4 feb 2014
Under Armour mostra i muscoli. Il marchio americano ha visto crescere le vendite del 35% nel corso dell'ultimo trimestre. Sulla totalità dell'esercizio, la progressione è arrivata al 27%. E l'astro nascente dell'abbigliamento e delle calzature sportive degli Stati Uniti chiaramente non ha intenzione di fermarsi lì. Durante la presentazione dei risultati annuali, Kevin Plank, presidente del CdA e direttore generale del brand, è stato chiaro: "Vogliamo passare il traguardo dei 4 miliardi di dollari nel 2016". Una cifra pari a quasi 3 miliardi di euro.

Anche per il 2014, il team direttivo intende mantenere un ritmo di crescita sostenuto, avendo in programma di superare i due miliardi di euro di fatturato, con un esercizio fra i 2,10 e i 2,12 miliardi, per una crescita compresa fra il 22% e il 23%. Il suo obiettivo ulteriore è quello di migliorare la redditività di Under Armour, con un progetto di crescita dell'utile operativo fra il 23% e il 24%. A tale scopo, il management intende fare affidamento sul lancio di nuovi prodotti, come la calzatura per il running “UA Speedform Apollo”. E' anche in programma l'implementazione del nuovo concept di negozio 'Under Armour Brand House', scattato a fine 2013, con l'apertura di una nuova boutique in primavera nel quartiere di Soho a New York. Contemporaneamente, il marchio intende passare dalle 13 alle 50 boutique con il suo partner cinese, ed è anche appena arrivato in Messico. E' in effetti questo il grande progetto per il 2014: Under Armour, che annuncia di puntare ai 100 milioni di dollari (76 milioni di euro) di fatturato in Europa, va a distribuirsi anche in America Latina, dove ha in particolare siglato delle partnership con i club calcistici del Cruz Azul in Messico e del Colo Colo in Cile e ha in programma ad entrare in Brasile in marzo. L'ambizione di Under Armour è di far passare la quota dell'estero dal 6% di oggi al 12% nel 2016.
Un esercizio 2013 confortante
L'esercizio 2013 ha portato diverse certezze all'équipe direttiva quanto al potenziale del brand. Nel suo ultimo trimestre, il marchio americano di abbigliamento e calzature sportive ha fatto la sua prima acquisizione con l'acquisto di MapMyFitness, uno specialista di applicazioni mobili rivolte ai corridori, e ha anche aperto i suoi primi due negozi 'UA Brand House' fuori da Baltimora.

Un dinamismo che è molto evidente nelle cifre del marchio. Le sue vendite sono infatti cresciute del 35% nel trimestre, chiuso a fine dicembre, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Queste hanno raggiunto i 504 milioni di euro (683 milioni di dollari USA). I vestiti rimangono il segmento principale, con vendite progredite del 35%, a 403 milioni di euro (546 milioni di dollari USA), trainate, secondo il brand, dalle vendite di polari e di prodotti "Cold Gear Infrared". La calzatura supera il traguardo dei 40 milioni di euro, per un aumento del 24%, ma è superata dal settore accessori, che cresce del 52%, a 48 milioni di euro, grazie ai suoi cappelli e guanti. L’attività direct-to-consumer rappresenta il 39% delle vendite del marchio e le sue vendite sono cresciute del 36%.

Tale crescita ha trascinato verso l'alto i risultati annuali di Under Armour. Su tutto l'esercizio, il marchio ha messo a segno una crescita del 27%, a 1,72 miliardi di euro (2,33 miliardi di dollari USA). L'abbigliamento progredisce del 27%, a 1,3 miliardi, le calzature del 25%, a 221 milioni, e gli accessori del 30%, a 159 milioni. Mentre il margine lordo passa al 48,7%, contro il 47,9% di un anno prima, l'utile operativo arriva invece a quasi 196 milioni di euro, in aumento del 27%.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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