È notte fonda, siamo in una strada malfamata e poco illuminata dai lampioni, c'é il banchetto di un paninaro, l'ingresso di una discoteca e un ragazzo con lo spray in mano che disegna graffiti. Ecco la passerella allestita per il defilé di Umit Benan, che con la collezione del prossimo inverno celebra la gente della notte, l'energia che si sprigiona quando una città dorme. Questa la suggestione proposta dal designer turco, che ormai ha abituato stampa e buyer a sfilate che somigliano a performance.

Si accendono le luci, parte la musica e in passerella esce Eva Riccobono in un lungo abito nero, scortata dal compagno, il dj Matteo Ceccarini. La coppia sfila a braccetto, i due si guardano attorno con aria circospetta, come se davvero si trovassero in un luogo malfamato. Poi Ceccarini si posiziona alla consolle, mette la musica e arrivano i modelli, tutti con il passamontagna.

Per Umit Benan l'ispirazione viene dalle grandi metropoli come New York, Istanbul, Tijuana e San Paolo. Il designer ne assorbe l'energia e la ripropone in collezione: un mix di urban-wear e sartoria, materiali preziosi e altri tecnici. Un esercizio di stile che lo porta a vestire l'uomo con bomber e camicie dai motivi grafici, pantaloni con elastico in vita e cavallo basso, giacche sartoriali e sofisticati parka con i tasconi. L'ultimo 'modello' ad uscire in passerella si toglie il passamontagna: è Umit Benan che interpreta la sua collezione.