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Adnkronos
Pubblicato il
11 mar 2012
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7 minuti
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Trionfo di opposti il trend eyewear 2012, torna anche la mascherina da lavoro

Di
Adnkronos
Pubblicato il
11 mar 2012

Correggono piccoli e grandi difetti visivi, ma possono diventare anche elemento indispensabile per esprimere la propria personalità, veicolo principe dell'immagine che diamo all'esterno. Ci sono del resto personaggi passati alla storia che nell'immaginario risultano indissolubilmente legati ai loro occhiali: il Mahatma Gandhi, Malcolm X, John Lennon. Ma anche la Lolita di Stanley Kubrick sarebbe stata così ammiccante sui manifesti cinematografici senza quegli occhiali a cuore?


Un paio di occhiali John Richmond

E la Marilyn Monroe di "Come sposare un milionario" così seducente? Probabilmente no. Al Mido, di scena dall'11 marzo a Milano, tutte le novità e le tendenze di un oggetto che nel tempo si è evoluto, nelle forme e nei materiali, si è trasformato, adattato, plasmato fino ai giorni nostri dove i richiami del passato sono sempre presenti, ma rivisitati alla luce dei nuovi trend che fanno dell'accessorio occhiale un must. Occhiali grandi e piccoli, tondi e squadrati, preziosi e minimalisti, da diva e da intellettuale.

L'eyewear 2012 vede il trionfo degli opposti, si scelgono gli estremi e primeggiano forme originali. E, a sorpresa, torna la mascherina in una rivisitazione tecno-chic degli 'occhiali da lavoro'. Grandi protagoniste le lenti che, sempre più performanti, optano per nuance colorate.

Torna l'ondata dei colori vitaminici, il verde menta, l'arancio, il rosa, con forme sempre più ammiccanti e lenti 'invadenti'. Gli acetati si mescolano per dare un effetto cangiante. Le illusioni cromatiche sembrano quasi un make up o un tatuaggio che si fonde e confonde con la pelle. E ancora azzurri, rossi, gialli o fucsia, lavanda, effervescenti e fluo per un effetto 'segnaletico' e non mancano anche i toni pastello, bon ton evergreen come poco altro. Da sfoggiare ton sur ton con la mise o a contrasto. Per un happy look da spiaggia e da città.

Altra tendenza per il prossimo anno è, all'opposto, il 'non colore'. Evanescente e raffinato il bianco impazza. Una recente indagine lo colloca in cima alla lista delle nuance scelte per le auto nuove con il 21% di preferenze e ora conquista il mondo del fashion e dell'eyewear che lo propone nella sua variante ottica di ispirazione nordica, ma anche nelle sue espressioni più delicate con effetto madreperla. Il bianco esalta le forme ricercate e le silhouette eleganti degli occhiali, da sole e da vista e il suo candore è la therapy choice per costruire un futuro luminoso e al tempo stesso un look illuminante. Per fashioniste eccentriche ad alta e a bassa quota.

Torna prepotentemente anche in questo settore il vintage: nel mondo dell'eyewear si trasforma in una citazione continua. A partire dallo stile retrò-chic che reinventa il passato: occhialini da vista minimal per un'aria perbene, mood anni '40 per scelte decise, dove ritornano anche i grigi, il nero assoluto, le scelte classiche per colori più neutri e tradizionali per un allure borghese. I Fifties ritornano con le forme allungate ed esasperate. I Sessanta e Settanta irrompono e prorompono con le loro oversize e non mancano incursioni di lenti a specchio in perfetto revival anni '80 e '90. L'effetto sorpresa è nel dettaglio o nella forma riletta rispetto all'originale.

Lo stile basic si evolve sfoggiando il suo lato più stylish: nasce la basic couture dell'eyewear. Le linee sono pulite, ma le forme si fanno sempre più azzardate: il tondo diventa oversize e lo squadrato da nerd, grande revival delle ultime stagioni, si aggiorna e si trasforma. L'occhiale da sole, ma soprattutto da vista, esprime il senso della libertà, la voglia di andare oltre le convenzioni e le mode stesse. Modelli da urban style sicuramente neri ma anche blu e dalle nuove colorazioni high. Lenti colorate, sfumate, fumè anch'esse protagoniste. Acetati spessi per working girl e viaggiatori di città e talvolta arricchiti da grafismi che sono un tributo agli anni 20.

L'occhiale cerca di rispondere anche a una rinnovata voglia di serenità, buonumore, evasione dal grigiore delle città e di una economia in picchiata. L'eyewear risponde a questo appello con proposte per look da inviti speciali. Una funny couture di ispirazione gitana perché viaggia tra gli stili e non conosce sosta ma attinge il suo repertorio dalle tinte calde. Hot nuance dall'animo selvaggio, tinte sabbiose da africa explorer e il classico animalier si rinnova.

Si riscopre così un gusto latente per montature dai colori caldi, le famiglie dei rossi, dei savana, dei verdi scuri, dei marroni - richiami cromatici ai colori della terra - che hanno a volte lavorazioni inusuali, texture, graffiti e materiali della tradizione come il legno e la pelle, riproposti in una versione contemporanea. Infine, ultimo trend, è l'effetto shine. Occhiali provocatori per trasformare anche la più sobria in Miss glitter, dall'oro giallo al rame passando per il bronzo fino all'emanazione lunare delle specchiature silver degradanti che si sovrappongono allo sguardo.

L'11 marzo, nel polo fieristico di Rho-Pero, si alza il sipario sulla 42esima edizione della Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia, il più importante appuntamento a livello internazionale dedicato al settore: sei padiglioni, aree tematiche, spazi dedicati, più di 1.000 espositori provenienti da oltre una quarantina di Paesi. Protagonisti tutti i comparti del settore occhialeria: lenti, macchinari, componentistica e montature, occhiali da sole e da vista.

"Il settore internazionale dell'occhialeria, da oltre un quarantennio, si dà appuntamento al nostro Salone e proprio qui trova il giusto entusiasmo, l'energia, gli stimoli creativi per continuare a consolidare il suo cammino di successo", afferma Cirillo Marcolin, presidente Mido e Anfao, osservando che "il più prestigioso appuntamento fieristico contribuisce a dare nuovo slancio all'industria dell'occhialeria, grazie alla sua forte vocazione alle attività di business e agli scambi commerciali che proprio in questi giorni prenderanno vita".

Nuovo il calendario: da domenica 11 appunto, fino a martedì 13 marzo. Una scelta nata per agevolare da una parte i buyer stranieri, che preferiscono concentrare le visite in fiera durante la settimana lavorativa e per favorire, dall'altra, anche la visita degli ottici italiani e dei Paesi limitrofi la domenica e il lunedì, consueti giorni di chiusura dei negozi di ottica in molte città.

Altra novità, Mido quest'anno si prepara ad accogliere uno dei suoi target di riferimento: gli ottici italiani. Per loro è stato pensato un servizio su misura, all'interno del padiglione 22: l'OttiClub by Mido. L'accesso è riservato a tutti gli operatori italiani che visiteranno la fiera, oltre a coloro che hanno aderito a Easy Mido. "In collaborazione con le più importanti associazioni di categoria, Mido ha promosso un'iniziativa tanto semplice quanto efficace: andare a prendere gli ottici a casa", spiega Marcolin.

"Sono stati organizzati trasferimenti da diverse regioni di Italia. E guardando al futuro, abbiamo esteso l'iniziativa anche agli studenti degli ultimi anni delle scuole di ottica (superiori e università), per i quali sono previste anche visite guidate all'interno della fiera, per far conoscere loro da vicino e "vivere" in prima persona le novità presentate dal mondo dell'occhialeria a livello internazionale".

Le avanguardie tecnologiche in fatto di materiali, lenti e accessori si danno appuntamento al padiglione Mido Tech (pad. 9) e al padiglione dedicato alle lenti (pad. 22); le ultime tendenze moda dell'occhiale da vista e da sole saranno invece le protagoniste di Mido Fashion District (pad. 13 e 15). Le sperimentazioni più avanzate in fatto di forme, materiali e colori illumineranno l'ormai irrinunciabile Mido Design Lab (pad. 24, con apertura straordinaria fino alle 22, domenica 11 marzo), mentre all'Asian Pavilion (pad. 9 e 11) si troveranno tutte le realtà produttive dell'Estremo Oriente. All'interno del padiglione 15, è stata allestita anche un'area per le aziende che presentano prodotti dedicati alla pratica sportiva.

Da un punto di vista economico, il settore dell'occhialeria nel 2011 ha chiuso in positivo, ma con prospettive ben diverse. Secondo i dati elaborati da Anfao, la produzione è stata di 2.650 milioni di euro con un aumento del 8,2% rispetto all'anno precedente. A incidere sulla crescita della produzione è stato l'andamento delle esportazioni che si sono mantenute costantemente in trend positivo a due cifre. Hanno determinato la produzione poco più di 900 aziende per oltre 16.000 addetti, senza contare i lavoratori a tempo determinato (un migliaio circa): un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2010. La bilancia commerciale italiana di settore chiude il 2011 largamente in attivo (di 1.644 milioni di euro il saldo export-import), attivo che incrementa del 13,6% rispetto al 2010.

Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che rappresentano ormai circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 10,9% rispetto al 2010 e hanno superato il livello massimo pre-crisi raggiunto nel 2007 di quasi 6 punti percentuali. Si sono attestate nel 2011 a 2.451 milioni di euro, e l'andamento è stato caratterizzato da un incremento di entrambi i comparti principali del settore, montature e occhiali da sole, con questi ultimi ancora trainanti.

L'export degli occhiali da sole: nel 2011 l'export del sole è aumentato del 12,7% rispetto al 2010 attestandosi a 1.634 milioni di euro. L'export delle montature ha segnato una crescita leggermente più contenuta, +8,1%, raggiungendo i 761 milioni di euro. All'interno del 2011 però, va sottolineato il duplice andamento delle esportazioni che è mutato dalla prima alla seconda parte dell'anno: dapprima un semestre in costante crescita a due cifre (media mensile +15%), a seguire una crescita inferiore alle due cifre (media mensile +7%), con gli ultimi tre mesi dell'anno a marcia ridotta e addirittura in decremento per le montature.

Per il 2012-2013, Anfao esprime "preoccupazione sul futuro", ma indica anche un percorso da seguire per competere nel mercato globale. A fronte del deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale, il rallentamento della domanda mondiale di occhialeria si farà più intenso nel 2012 (+2,8% la crescita stimata), continuando a mostrare tassi inferiori alla media storica anche nel 2013. Le maggiori opportunità di crescita saranno concentrate in Europa Orientale, Asia e America Latina, mentre le tradizionali mete dell'export italiano (Europa Occidentale e Nafta) risulteranno tra le più colpite dalla decelerazione della domanda.

Questo scenario con tutta probabilità richiederà alle imprese italiane un cambio di passo e nuove modalità di approccio ai mercati: sembrano necessari una strategia di differenziazione di successo e il controllo dei nuovi mercati attraverso azioni e investimenti che più di prima sappiano coglierne le opportunità.

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