Due milioni di spettatori on-line, in più di 100 Paesi nel mondo. Questi sono i dati comunicati da Topshop all'indomani della sfilata 'Unique' di Londra. In totale, grazie a likes, tags e ad altre funzioni di condivisione sulle reti sociali, le immagini del défilé sono state viste più di 200 milioni di volte. Nel quadro di un bilancio superlativo, l'azienda del gruppo Arcadia si compiace del successo del dispositivo lanciato su Facebook che permetteva agli utenti internet di personalizzare la loro esperienza della sfilata, per esempio il poter esaminare in diretta alcuni articoli di questa seconda collezione della direttrice artistica Kate Phelan. "Ad ogni minuto, il make-up ha generato ordini in tutto il mondo", puntualizza la catena.

L'attenzione suscitata da Topshop si è concentrata in particolare su due mercati molto strategici. Da una parte, negli Stati Uniti, dove Topshop ha aperto la scorsa settimana 15 punti vendita nel Paese nei grandi magazzini Nordstrom.

In questa zona, il nome Topshop ha generato più clic in una giornata che in tutta la sua storia. E in Cina, il marchio di Sir Philip Green sembra aver trovato il Santo Graal dell’e-reputation visto che l'attrice cinese Wang Luo Dan, invitata in prima fila, avrebbe avuto circa 90 milioni di visite sul suo profilo weibo - il twitter cinese – grazie alla sola forza di una frase di 140 caratteri… Probante.



La collezione 'Unique' primavera-estate 2013 obbediva con brio alle tendenze apprezzate altrove: realista, femminile ed eterea, come quando i materiali contrastano sullo stesso vestito, o pesanti tasche di velluto rendono disinvolto un abito in voile di cotone. Il giallo, il blu e soprattutto il bianco optical sono stati anch'essi tra i protagonisti, su abiti lunghi e vaporosi pantaloni 70's, dagli stampati geometrici astratti o frazionati. Il 'prodotto-definitivo' è stato l'inevitabile "sweat della domenica" reso sexy grazie a una gonna, delle zeppe e delle maniche rimboccate che creano volume... Per riassumere, non si può certo dire che Topshop abbia rubato questa medaglia d'oro della London Fashion Week.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)