25 mag 2018
Tonino Lamborghini: fatturato retail a 400 milioni e sempre più progetti immobiliari e tecnologici
25 mag 2018
La sera di venerdì 18 maggio un evento organizzato al Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato (BO) per presentare il libro curato da Tonino Lamborghini “Ferruccio Lamborghini. I Trattori” ha rappresentato l’occasione per il figlio di Tonino (chiamato anche lui Ferruccio in onore del nonno fondatore dell’omonima azienda di trattori e automobili), vicepresidente della Tonino Lamborghini, di riepilogare a FashionNetwork.com i tanti progetti di brand extension ed espansione internazionale che il brand bolognese ha in corso.

Come anticipato da FashionNetwork.com, il 6 maggio è stato siglato a Dubai un nuovo progetto nel campo del real estate a marchio Tonino Lamborghini, grazie a un accordo relativo all’area di Meydan. Un contratto multimilionario, perfezionato con Oriental Pearls, tra i principali player del settore negli Emirati Arabi, per lo sviluppo del progetto “Royal Pearls”, che alla fine della realizzazione vedrà creati 7.500 appartamenti per un’area totale di 4,6 milioni di metri quadrati di sviluppo con alcune facilities annesse (club, lounge, ristoranti, café, palestre, Spa e negozi). “Siamo molto contenti di questo accordo perché il mercato del Middle East è molto importante per la nostra azienda. La prima fase di 1.500 appartamenti verrà completata entro tre anni da oggi, e immediatamente a seguire si passerà alla seconda e alla terza fase”, ha dichiarato Ferruccio Lamborghini.
Il fatturato generato nel retail da Tonino Lamborghini nel 2017 è stato di 400 milioni di euro, stabile sul 2016, “ma questo non aumento deriva dal fatto che internamente abbiamo cominciato ad investire in nuove strategie che entro breve tempo porteranno a una ridefinizione del business model, per il momento orientato soprattutto sulla licenza”, rivela Ferruccio Lamborghini. “Nell’ambito di questo nuovo approccio rientra il recente perfezionamento a marzo della joint venture con il coreano Dasan, nostro licenziatario dei telefoni, per vendere in tutto il mondo gli accessori tecnologici del nostro marchio”, continua il giovane dirigente. “I due management gestiranno insieme direttamente il business dalla società TL International con sede in Corea, dalla ideazione dei device alla loro produzione e commercializzazione. Un passaggio che richiederà investimenti ben ragionati e un certo tempo. Nel breve periodo questo nuovo approccio verrà adottato su due altri prodotti iconici dell’azienda”, che Ferruccio Lamborghini ci dice di non poter ancora svelare, anche se fonti vicine alla società riferiscono di un accordo con un player cinese nel settore del mobile.
I tre prodotti core di Tonino Lamborghini sono gli orologi, gli occhiali e la nuova categoria smartphone-IT, che insieme fanno parte della divisione ‘Icon accessories’ e rappresentano da soli il 35% del fatturato, cui seguono la categoria ‘Home’ (arredamento e piastrelle), che fattura il 30%, quindi il segmento ‘Hospitality’ (hotel e real estate), con il 25%, mentre altri prodotti (come per esempio bevande, biciclette, attrezzi da giardino, attrezzature per il golf e accessori per la guida) generano il restante 10%.
I primi mercati di Tonino Lamborghini sono Far East (30%) e Medio Oriente (30%). Il restante 40% è spalmato su tutti gli altri mercati globali, con gli Stati Uniti a prevalere. Nel 2017 la categoria di prodotti maggiormente cresciuta nelle vendite è stata quella degli smartphone, che ha venduto il 20% in più.
Tonino Lamborghini vende i propri articoli worldwide grazie al suo sito web, ma la distribuzione tradizionale del marchio bolognese è incentrata soprattutto su Corea del Sud, Cina, Regno Unito, Russia e Medio Oriente, con una presenza commerciale in 60 nazioni, 15 accordi di partnership attualmente attivi con copertura internazionale e 100 distributori internazionali. “Però stiamo per aprire altri mercati alla vendita fisica”, anticipa Ferruccio Lamborghini. Sempre nel breve periodo il vicepresidente ha infatti rivelato che Tonino Lamborghini sta per approcciarsi al retail diretto “con l’apertura di qualche flagship nelle città principali dei nostri mercati di riferimento, che dovrebbe concretizzarsi entro il primo semestre del 2019. Li doteremo di un layout dal concept molto particolare”.

“Attorno al marchio Tonino Lamborghini si genera un seguito sempre maggiore grazie ai tanti progetti di espansione. Per noi è importante non fermarsi mai a campi conosciuti ma esplorare sempre qualcosa di nuovo, le parole d’ordine sono diversificare e ampliare continuamente ad altri prodotti la filosofia del nostro brand”, conclude il giovanissimo manager bolognese.
Fu nel 1981 che Tonino Lamborghini (il quale dal 1974 al 2002 è stato il presidente della Lamborghini Oleodinamica SpA, dal 1983 al 2003 presidente della Lamborghini Calor SpA e nel 1998 ha fondato la TLR Srl - Golf Cart e la Town Life Spa – City Car Ecologiche) fondò la "Tonino Lamborghini Style and Accessories", azienda che realizza accessori di lusso e progetti di design con il brand del celebre “Toro che carica”.
I prodotti commercializzati dall’azienda di Bologna sono orologi, smartphone, auricolari, occhiali, guanti e caschetti per la guida sportiva, cravatte, gioielli, foulard, pelletteria, anche da donna. A partire dal 1991 vengono inaugurati i primi ristoranti e caffè griffati Tonino Lamborghini (quando il Commendator Lamborghini fu tra i primi a portare il concetto di brand di lusso nel settore delle delicatezze alimentari), che hanno portato a produrre le linee Tonino Lamborghini Officina Gastronomica, di caffé, tè, cioccolate, energy drink, due vini e una vodka. Il progetto Tonino Lamborghini Hospitality comprende Caffè-Lounge, Hotel, Residence e Apart-hotel, e ha portato all’apertura di quattro hotel a 5 stelle Tonino Lamborghini in Cina, con altri 6 in costruzione. Infine, la linea Tonino Lamborghini Home include mobili, ceramiche, accessori per la casa e l’ufficio.
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