Pubblicato il
12 gen 2011
12 gen 2011
Tombolini sostituisce Thierry Mugler in rue Etienne Marcel
Pubblicato il
12 gen 2011
12 gen 2011
Nel prossimo mese di febbraio, un negozio di proprietà del produttore italiano di prêt-à-porter maschile (e, in maniera certo molto più minoritaria, femminile) Tombolini aprirà in rue Etienne Marcel a Parigi, prendendo il posto di quello di Thierry Mugler Uomo nella parte alta della via, in prossimità di place des Victoires. Non si tratta di un caso. Tombolini è stato fino alla fine del 2010 il licenziatario Uomo per il marchio francese di proprietà del gruppo Clarins. Tombolini è anche il proprietario di quell'immobile commerciale.
![]() Un modello Tombolini, collezione autunno-inverno 2010-2011 |
Il fatto appare ancor meno casuale se si pensa che la politica dell'azienda maceratese punta da tre anni a questa parte a far esistere e conoscere Tombolini come un brand indipendente.
Quest'impresa, creata nel 1964 da Eugenio Tombolini e diretta oggi da sua figlia Fiorella, è stata per lunghi anni licenziataria e/o produttrice di abiti da uomo per numerose griffe, come Cerruti, Romeo Gigli e Smalto. Questa attività rappresentava all'incirca il 50% del fatturato a fianco dei prodotti firmati direttamente Tombolini. Adesso, con quella di Mugler anche l'ultima licenza di Tombolini si conclude.
Il brand ha in corso da tre anni una ristrutturazione importante. Con l'aggiunta di una considerevole riduzione del fatturato, passato dai 65 milioni di euro di cinque anni fa ai 35 milioni di oggi. La differenza è che quest'ultima cifra è stata realizzata utilizzando unicamente il nome Tombolini, divenuto marchio a sé stante. Questo nome generico riunisce d'altronde diverse altre sotto-denominazioni come Tombolini Dream, una linea più destrutturata.
![]() Immagine da www.tombolini.it |
A livello globale, il target è l'uomo dai 30 ai 45 anni con abiti proposti fra i 600 e i 900 euro. La collezione femminile (10% dell'offerta) punta invece alla donna di una quarantina d'anni. Tombolini pone in primo piano la sua qualità nella lavorazione e la sua identità spiccatamente Made in Italy. "Proponiamo un'immagine di totale italianità, con la sua tradizione di qualità dei materiali", sottolinea Fiorella Tombolini. L'azienda, che ha sede nelle Marche, ad Urbisaglia (MC), impiega 350 persone.
Parallelamente, Tombolini ha rivisto la sua politica commerciale, aggiungendo alla sua rete di multimarca delle boutique con il proprio nome. Sono una ventina quelle esistenti nel mondo ad oggi: 10 in Italia, 3 in Argentina, 2 in Canada, in Germania, nell'Est europeo, e così via. Per quest'anno sono previste quattro inaugurazioni in Europa e sei tra Cina e Giappone. L’Italia conta per più del 40% sull'attività.
A un'osservazione sulla localizzazione della boutique parigina, Fiorella Tombolini non si scompone, nonostante la location scelta si trovi in un luogo piuttosto inusuale e poco frequentemente occupato da marchi italiani dotati di questo tipo di posizionamento, né le desta preoccupazione il fatto che Cerruti possieda una boutique lì vicino. "E' un quartiere che cambia [di continuo]”, sottolinea, ma in maniera “meno aggressiva di rue Saint-Honoré per esempio".
Di Jean-Paul Leroy con Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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