AFP
Gianluca Bolelli
16 mar 2018
Tiffany si dimostra prudente per il 2018
AFP
Gianluca Bolelli
16 mar 2018
Il gioielliere statunitense Tiffany ha riferito venerdì che le sue previsioni per il proprio esercizio finanziario scalato 2018, che si chiuderà il 31 gennaio, sono improntate alla prudenza, dopo aver registrato vendite trimestrali deludenti che hanno fatto crollare il titolo a Wall Street.

Per migliorare i margini e stimolare le vendite, Tiffany sta aumentando le spese per tecnologia, marketing, comunicazione e arredamento dei suoi negozi. Il gioielliere ha anche lanciato delle promozioni giornaliere e prevede di lanciare alcune linee di gioielli a basso costo per neutralizzare quei marchi giovani che sono più avanti di lui nell’e-commerce. Tutte queste iniziative avranno un costo importante.
“Un aumento degli investimenti attualmente in corso in determinate aree come la tecnologia, il marketing, la comunicazione, l’esposizione dei prodotti, l’e-commerce e la riorganizzazione dei negozi ostacolerà la crescita dei profitti a breve termine”, ha avvertito venerdì Alessandro Bogliolo, il CEO della società, citato nel comunicato.
Questo avvertimento è stato preso molto male a Wall Street, dove il titolo di Tiffany è calato di oltre il 6% negli scambi elettronici pre-sessione.
Nel corso dell’esercizio fiscale 2017 chiuso il 31 gennaio, il fatturato dell’azienda statunitense è aumentato del 4,2%, a 4,17 miliardi di dollari, per un utile netto di 370,1 milioni, in calo del 17%. Tiffany spiega il crollo del suo profitto con un onere fiscale nell’ordine di 146 milioni di dollari. Stabili le vendite a negozi comparabili rispetto all’esercizio precedente.
Nel quarto trimestre, le vendite di Tiffany sono cresciute del 9%, a 1,3 miliardi di dollari, per un utile netto di 62 milioni di dollari, in calo del 61%. Le vendite a megozi comparabili sono però aumentate solo dell’1%, contro l’incremento del 2,8% atteso in media dagli analisti finanziari.
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