14 dic 2014
Supergroup vede calare del 4% l'attività retail in comparabile
14 dic 2014
Complicato primo semestre d'esercizio (quello del periodo intercorso da maggio a ottobre) per Supergroup. E per buoni motivi, secondo il gruppo britannico, proprietario di Superdry, vista l'incerta accoglienza della collezione primavera-estate e il fatto che il prolungarsi del bel tempo (la cosiddetta “estate di San Martino”) ha avuto un impatto diretto sulle vendite.

Nel corso di questi sei mesi, l'attività retail è calata di più del 4% in comparabile. Grazie alle molteplici aperture e alla ripresa in gestione diretta del distributore scandinavo SMAC Group, essa è comunque cresciuta in reale del 12,5%, a più di 165 milioni di euro (131 milioni di sterline). Il wholesale progredisce del 2%, a soli 96,5 milioni.
In totale, Superdry ha registrato una progressione dell'8,4% delle sue vendite semestrali, a più di 262 milioni di euro (208 milioni di sterline). In effetti, è proprio l'espansione che ha portato Supergroup a crescere, soprattutto in Europa.
Così, in sei mesi il marchio ha inaugurato 4 succursali nel Regno Unito, 4 in Germania e 4 in Scandinavia. Inaugurazioni sono state poi effettuate a Marsiglia, Bruxelles, Kitzbühel. Senza dimenticare un outlet al “Roca Village” in Spagna. Nell'Europa Continentale, la sua rete può adesso contare su 54 negozi, dei quali 20 in Belgio, 14 in Germania, 7 nei Paesi Bassi, 5 in Francia…. Ai quali si aggiungono i franchising. In sei mesi, 15 negozi hanno infatti aperto insieme a dei partner.
L'espansione, l'installazione di un nuovo sistema informatico e la politica di acquisto di distributori hanno invece bloccato la redditività. Pertanto, l'utile operativo legato alla sola attività del marchio è crollato del 31,6%, arrivando a 15 milioni. L'utile netto è però cresciuto del 73%, a oltre 21 milioni.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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