Nel suo ultimo esecizio, Superdry ha varcato la soglia delle 200 boutique in franchising e in licenza nel mondo, con 46 aperture. Supergroup, il suo proprietario, ha anche aperto più di 60.000 metri quadrati di ulteriore superficie di vendita gestita in proprio (+18%), raggiungendo un totale di 139 store.

Questa strategia di sviluppo ha permesso al gruppo britannico di registrare una crescita di fatturato di quasi il 20%, a 541 milioni di euro (431 milioni di sterline), nell'esercizio 2013-14 chiuso il 26 aprile, rispetto all'anno precedente.

Il gruppo ha ottenuto poi un incremento delle vendite retail di quasi il 18%, a 358 milioni di euro, ma anche vendite a perimetro comparabile aumentate del 3,2%, includendo l'e-commerce. Quest'ultimo, presente in 15 nazioni, progredisce di quasi il 27%, ma il suo peso reale non si conosce, anche se il gruppo spiega di avere un tasso di conversione del 2% sui suoi 31,9 milioni di visitatori, con un paniere medio in aumento dell'8%, a 99 euro.

Le vendite all'ingrosso, che sono integrate alle attività dei negozi in franchising, registrano una crescita di oltre il 23%, a 182 milioni di euro.

Come risultato operativo, il gruppo comunica un incremento di quasi il 19%, a 77 milioni di euro, con un margine operativo calato dal 14,4% al 14,3%. Tuttavia, se includiamo gli oneri eccezionali, legati ai riscatti delle attività dei suoi agenti in Gran Bretagna e in Spagna e del suo partner sul mercato tedesco, ma anche agli investimenti effettuati nella logistica, l'utile operativo cala rispetto all'anno prima da 65 a 58 milioni di euro.

Per l'esercizio 2014-15, il gruppo spiega di doversi confrontare con un mercato della moda giovane molto competitivo. Vuole ancora progredire nell'e-commerce, soprattutto attraverso il suo nuovo sito per dispositivi mobili e tablet, ma punta anche a realizzare circa 50 aperture in franchising, mettendo in programma 200 inaugurazioni con franchising e licenziatari nei prossimi cinque anni.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)