13 apr 2015
Studio CBRE : la Germania attrae sempre i retailer
13 apr 2015
Secondo il nuovo studio della società di consulenza immobiliare aziendale CBRE, realizzato in collaborazione con oltre 115 marchi internazionali, e chiamato “How active are retailers globally”, per il secondo anno consecutivo la Germania conserva la posizione di numero uno come mercato retail più attraente al mondo: il 40% dei marchi interpellati prevede infatti di aprire un negozio nel Paese di Goethe nel 2015.

Il Regno Unito segue da vicino i tedeschi, con il 33% delle insegne. La Francia è in terza posizione, con il 31%. L’anno scorso, l'Esagono era secondo e il Regno Unito terzo.
La Cina segue al quarto posto, con il 28%, poi vengono la Spagna (23%), Hong Kong (22%) e in seguito compare in classifica a pari merito il trio Italia, Paesi Bassi e USA, ciascuno con il 21%.
Le aziende internazionali continuano ad avere come target principale la Germania principalmente in ragione della possibilità di accedere a un mercato con più di 30 grandi città dal forte potere d'acquisto. Nonostante questo forte interesse per il mercato tedesco, secondo lo studio, i canoni di locazione sono comunque rimasti stabili o hanno registrato incrementi limitati in quella nazione.
Anche il Regno Unito continua ad essere privilegiato dalle insegne internazionali, e la domanda di locali commerciali vi resta vigorosa e sostenuta, soprattutto a Londra, come è testimoniato dal forte incremento degli affitti e degli importi delle cessioni o delle tasse d'ingresso.
In seguito, ecco arrivare la Francia, mercato maturo, grazie alle sue grandi metropoli regionali e ai moltissimi centri commerciali. I marchi generalmente sono attirati dalla possibilità di raggiungere rapidamente una massa critica, e si sono concentrati su Parigi e sulla regione parigina, prima di svilupparsi nelle altre città.
Secondo CBRE, i cambiamenti in corso nell'Esagono riguardanti l'apertura degli esercizi commerciali la domenica in Francia (passando da 5 a 12 domeniche l'anno in alcune zone) e la creazione di zone turistiche internazionali (dove i negozi potranno essere aperti tutto l'anno anche la domenica) sono provvedimenti di natura tale da migliorare l'attrattività della Francia presso le aziende.
Lo studio fornisce anche delle cifre suddivise per grandi macroregioni mondiali. Per esempio, il 50% dei dettaglianti dell'Asia-Pacifico guarda innanzitutto in direzione Corea del Sud. Se i retailer della zona Europa-Medio Oriente-Africa s’interessano prioritariamente alla Germania (per il 47%), il 43% degli americani pensa a Giappone, Cina e Hong Kong.
Ci sono differenze anche a seconda dei posizionamenti. I marchi e le insegne di lusso vedono come obiettivo prioritario (per l'85% di loro) l’Asia-Pacifico, mentre i retailer che hanno come core business il fashion pensano all'area EMEA per il 78%.
Da notare che quasi la metà dei rivenditori intervistati ha indicato che le incertezze sulle prospettive economiche e l'aumento dei costi, determinato principalmente dal peso degli affitti e dalla mancanza di locali commerciali di qualità, sono le loro più grandi preoccupazioni per il 2015.
Inoltre, i grandi progetti di sviluppo delle insegne che cercano di aprire più di 40 punti vendita sono calati del 9% nel 2015 rispetto al 2014.
Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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