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Adnkronos
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Pubblicato il
5 apr 2012
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SMI : consumi abbigliamento in calo del 2,3% nel 2012
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5 apr 2012
5 apr 2012
Previsioni a tinte fosche per il settore abbigliamento nel 2012 stando alle previsioni dell'Osservatorio permanente di Sita Ricerca, Fashion Consumer Panel, presentato nell'ambito del tradizionale appuntamento sulla situazione dei consum nella sede di Sistema Moda Italia .
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L'anno in corso vedrebbe un ulteriore calo per il settore del 2,3% rispetto alle previsioni dei consumi complessivi (-1,4%). I prezzi si manterranno flat per via dell'orientamento degli italiani verso prodotti/canali 'promozionati'. Il 2013 si annuncia più dinamico con una ripresa dei consumi di intimo, accessori e calzature.
Relativamente all'abbigliamento, l'atteggiamento degli italiani sarebbe, stanto a un'indagine di Sita svolta su un un panel di oltre 2000 individui in 5 paesi ( Italia, Germania, Francia, UK, Russia) davvero poco incoraggiante; la stragrande maggioranza delle dichiarazioni indica una riduzione dei consumi.
Meno negativo l'atteggiamento in Germania e specialmente in Russia dove il vestiario mantiene ancora un valore di status ed è vivo il desiderio di raggiungere al più presto gli standard di consumo occidentali.
Le vendite in promozione/saldo sono aumentate oltre il 20% a discapito del prodotto full price. Particolare accentuazione della pressione promozionale nell'ultima stagione (Autunno/Inverno 2011) fino a ridosso di Natale, con promozioni innovative (come ad esempio la 'rottamazione', promozioni speciali per un giorno con evento, su un prodotto particolare, gratta e vinci, partecipazione a concorsi). Male però i saldi di gennaio 2012, a dimostrazione che la promozione permanente rende meno appealing i saldi 'canonici'.
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Maggior difficoltà al Sud e nelle classi di età oltre i 35 anni che, in vista di una diminuzione complessiva di potere d'acquisto, riducono maggiormente le spese percepite come superflue come l'abbigliamento. In una situazione di brusca frenata dei consumi gli unici canali in crescita, ed in forte crescita, sono risultati gli outlet (+30%) e internet (+60%) che garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo, un amplia offerta ed un'esperienza d'acquisto appagante.
Nel 2011 intensamente colpiti tutti i settori del fashion system. E' stato il settore abbigliamento donna, solitamente più dinamico, a registrare il calo più profondo nell'ultima stagione (Autunno/Inverno 2011).
"I dati presentati da Sita Ricerca - commenta Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda Italia - ci dicono due cose. La prima è che dobbiamo guardare ai mercati esteri con ancora maggior decisione e, in particolare, a quelli che sono significativamente in crescita; Cina in testa. La seconda è che occorrono interventi a sostegno della competitività delle nostre imprese, in primo luogo sul versante della riduzione dei costi dell'energia e sulla fiscalità del lavoro. Perchè se si vuole esportare di più si deve anche essere in grado di produrre di più, in Italia. Ad oggi ciò che serve immediatamente non è ancora del tutto presente nel pacchetto di misure decise dal Governo".
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