4 apr 2016
SMCP passa ufficialmente sotto controllo cinese
4 apr 2016
Stavolta è davvero ufficiale. Il gruppo cinese Shandong Ruyi ha annunciato la sera del 31 marzo il perfezionamento di un accordo esclusivo con il fondo americano KKR per acquisire una quota di maggioranza dell'azienda francese di prêt-à-porter Sandro, Maje, Claudie Pierlot (SMCP).
L'accordo prevede che le fondatrici e il team dirigenziale di SMCP investano nella società come soci di minoranza, e che anche KKR conservi una partecipazione societaria, precisa Shandong Ruyi in un comunicato. Secondo il quotidiano economico francese "Les Echos", il gruppo cinese controllerà l'80% dell'azienda, contro il 10% di KKR e il 10% del management e delle due sorelle fondatrici.
Non è stato comunicato nessun importo della transazione, ma fonti prossime al dossier avevano indicato martedì scorso che l'operazione valuterebbe il gruppo transalpino di prêt-à-porter 1,3 miliardi di euro, debiti compresi.
Shandong Ruyi afferma di investire nella società con l'ambizione di estendere il suo sviluppo internazionale, soprattutto in Asia.
SMCP, che ancora solo poche settimane fa lasciava presagire un ingresso in Borsa, ha ottenuto nel 2015 un fatturato di 675 milioni di euro, cresciuto del 33%, con un incremento dell'11% a negozi comparabili.
Fondato nel 1972, Shandong Ruyi Technology Group Co. Ltd è uno dei più grandi produttori di abbigliamento della Cina e si classifica tra le 100 maggiori multinazionali cinesi. Nel comunicato, il gruppo sottolinea di essere attivo principalmente nel mercato dell'abbigliamento, con una presenza lungo tutta la catena del valore, dalla coltivazione delle materie prima alla vendita di vestiti passando per il design e la produzione.
Con sede a Jining, il Shandong Ruyi Group gestisce 13 siti industriali in Cina e dispone anche di un'amplissima rete distributiva e di punti vendita, che gli permette di rivolgersi a consumatori presenti in tutto il mondo. Il gruppo possiede fra l'altro più di 3.000 punti vendita in Asia-Pacifico.
Shandong Ruyi Group dispone di oltre 20 filiali, 2 delle quali sono quotate, in Cina e in Giappone.
Jean-Paul Leroy con Reuters (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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