Smash: è il momento dell'Happy Barcelona Style

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
22 set 2012

Nel 2012, il marchio catalano Smash è cresciuto a un ritmo veloce, arrivando ad essere presente in 66 Paesi e in più di 4.500 punti vendita internazionali, vendendo oltre 1,2 milioni di capi in un anno, dopo che il 2011 si era chiuso con una crescita di fatturato del 15%.

Smash possiede 4 concept store (a Barcellona, Mahon e alle Canarie in Spagna e a Bordeaux in Francia), oltre ad altre 4 boutique (ad Abu Dhabi e Dubai negli Emirati Arabi, a Karbabad in Bahrein e ad Olomouc in Cechia).

Con la sua politica di prezzi sempre concorrenziali dall'ottimo value for money e la sua strategia di distribuzione che consente un buon margine di guadagno con un prodotto che si vende piuttosto facilmente, Smash ha scelto ora di dare il via a un nuovo concept, chiamato 'Happy Barcelona Style', colorato e allegro come la sua moda, che dà vita a una nuova categoria di prodotto nella sua offerta di moda donna.

Presente in questi giorni, come ormai di consueto, al MIPAP a Fieramilanocity, Smash ha sempre puntato sull'offrire un prodotto creativo ad un prezzo conveniente e questa strategia ha contribuito alla crescita della marca nel mercato italiano, dove il brand (nato ad Amsterdam e poi trasferitosi a Barcellona nel 2004), è distribuito in più di 500 punti vendita su tutto il territorio dello Stivale. In Italia esistono poi degli speciali corner Smash nei centri commerciali Coin e Upim.

“Il mercato della moda italiana è dinamico, pieno di creatività, costantemente alla ricerca di varietà, flessibilità”, afferma il direttore generale di Smash Philippe Bach, “e questo è proprio quello che offre Smash. Dal primo giorno gli italiani ci hanno ricevuto molto bene. L'Italia è un mercato chiave per Smash”, continua Bach. Vogliamo essere più vicini al mercato italiano [...] con le nostre nuove linee di prodotto "Smashing Shoes", "Smashing Girls" e il nostro secondo marchio "Mismash". Un altro obiettivo è continuare con il progetto franchising iniziato nel 2011; quest’anno ci piacerebbe aprire il primo concept store in una città italiana”, conclude il massimo dirigente.

Gianluca Bolelli