24 apr 2014
Sixty torna sotto la luce dei riflettori
24 apr 2014
Il rilancio di Sixty sembrava assicurato, con la creazione lo scorso dicembre di una nuova società, e la promessa di riassorbire parte dei dipendenti che lavoravano nel gruppo di moda giovane, fondato dallo stilista Vicky Hassan e da Renato Rossi, cui fanno capo i marchi Miss Sixty, Energie, Murphy&Nye e RefrigiWear. A distanza di quattro mesi la situazione non sembra essersi molto evoluta, secondo quanto riportato dalla stampa locale.
I sindacati lanciano l’allarme sul futuro dell’azienda, rilevata nel 2012 da Crescent Hyde Park, un fondo panasiatico con base a Singapore, mentre il Ministero dello Sviluppo ha convocato un incontro il prossimo 5 maggio con la nuova proprietà per fare chiarezza sul piano industriale di rilancio.
La nuova società creata da Crescent Hyde Park ha assorbito per ora 52 persone. Un numero che era destinato ad aumentare. «La partita è aperta, ci sono ancora molti problemi da risolvere. Negli accordi sottoscritti al ministero qualche mese fa, c'era anche la creazione di una società satellite per supportare i servizi alla Newco con l'obiettivo di ampliare il suo perimetro a marchi diversi da Sixty. Società che dovrebbe assorbire da 35 a 70 unità, ma che non decolla», dichiara sulla stampa locale Giuseppe Rucci, segretario generale della Filctem-Cgil della regione Abruzzo.
Al vertice convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, cui parteciperanno oltre i delegati dei sindacati anche i rappresentanti di Provincia, Regione e Confindustria, la nuova proprietà dovrà affrontare anche il tema delicato degli esuberi di personale del gruppo. In particolare sono a rischio 200 ex dipendenti. Per loro la cassa integrazione straordinaria in scadenza alla fine di aprile è stata rinnovata per altri 6 mesi, ma in seguito scatterà la mobilità, e il licenziamento.
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