Pubblicato il
4 apr 2012
4 apr 2012
Sixty perfeziona un accordo con i sindacati per la sua riorganizzazione
Pubblicato il
4 apr 2012
4 apr 2012
Dopo mesi di conflitti latenti con i sindacati, l'azienda di moda italiana, che controlla i marchi Miss Sixty, Energie, Killah, Murphy & Nye e Refrigiwear, ha raggiunto in questi giorni un accordo riguardante “la riorganizzazione aziendale”, che prevede fra l'altro l'estromissione di 171 persone su un totale di 414 dipendenti.
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La società, che in un piano precedente aveva previsto di sopprimere 250 posti di lavoro, si è comunque impegnata ad utilizzare “tutti gli ammortizzatori sociali disponibili”, oltre che dei “percorsi di riqualificazione e di formazione per il personale”, come da lei stessa sottolineato in un comunicato. L'azienda conferma inoltre, come già aveva fatto in febbraio, il mantenimento della sua sede di Chieti, in Abruzzo, che ospita al suo interno varie attività, quali lo stile, i prototipi, la modellistica, il marketing, la sezione commerciale, la distribuzione e la comunicazione.
In crisi dal 2007, il gruppo di moda giovane, che ha perduto uno dei suoi fondatori, lo stilista Wicky Hassan, nel dicembre scorso, sta facendo fatica a riprendersi. Il suo fatturato ha continuato a calare, passando da 526 milioni di euro nel 2007 a 381,5 milioni nel 2010 e a 293 milioni di euro nel 2011 “con una consistente riduzione dei margini”, indicava il 14 febbraio scorso, durante la presentazione del suo piano di rilancio. “Quest'accordo, che deve essere ancora approvato dai dipendenti, è un punto di partenza. Il problema è che l'azienda si trova in grande difficoltà finanziaria e temiamo che arrivi a rinunciare entro un certo periodo al Made in Italy e al know-how del suo personale”, si rammarica Giuseppe Rucci, rappresentante sindacale della CGIL.
Diretta da Pietro Bongiovanni, la società ha recentemente rafforzato il proprio management con la nomina in ottobre di Michel Lhoste nell'incarico di direttore generale e con l'arrivo di Giorgia Biancato come direttrice generale del merchandising. Sixty vuole sviluppare in particolar modo il suo canale di vendita diretta e la sua espansione all'estero. In Asia, a dicembre, ha stretto una partnership col gruppo cinese Trendy International. Inoltre, prevede un ritorno sul mercato americano, lo sviluppo della sua presenza in Brasile e un rafforzamento in Europa, in particolare in Russia. Infine, Sixty punta su un ritorno agli utili entro il 2015.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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