AFP
29 apr 2014
Shiseido punta su una crescita del 50% dell'utile netto nel 2014-2015
AFP
29 apr 2014
Il gruppo giapponese di cosmetici Shiseido prevede di aumentare l'utile netto di quasi la metà nel 2014-2015, dopo essere tornato in positivo nell'esercizio precedente grazie al deprezzamento dello yen.

Nell'esercizio che va dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015, Shiseido si attende un utile netto di 38 miliardi di yen (270 milioni di euro al tasso di cambio attuale), il 45% in più in un anno. Il suo utile operativo potrebbe invece diminuire del 15%, a 42 miliardi di yen, e il suo fatturato decrescere del 2,4%, a 780 miliardi di yen (5,5 miliardi di euro).
I ricavi del Gruppo potrebbero soffrire a causa di vari fattori: la vendita dei marchi francesi Decléor e Carita al gruppo francese L'Oréal si tradurrà in una diminuzione del fatturato, e il volume d'acquisto dei prodotti cosmetici potrebbe diminuire in Giappone, a causa dell'aumento della tassa sui consumi scattato il 1° aprile 2014.
Tuttavia, Shiseido si attende un miglioramento dei ricavi nelle Americhe, in Cina e negli altri Paesi emergenti, e punta anche sugli effetti favorevoli dei tassi di cambio per compensare la situazione, e forse anche per ottenere qualcosa in più del previsto. Il mancato ripresentarsi delle perdite eccezionali registrate nell'esercizio in corso permetterà inoltre di aumentare il reddito netto.
Nel corso dell'esercizio precedente (aprile 2013-marzo 2014), il gruppo ha registrato un utile netto di 26 miliardi di yen (190 milioni di euro al tasso di cambio medio del periodo), dopo un esercizio 2012-2013 segnato da costi di ristrutturazione importanti sostenuti per la sua controllata americana Bare Escentuals, che hanno fatto precipitare i suoi conti in rosso.
Nell'esercizio appena terminato, Shiseido non ha subito questo impatto e i suoi conti hanno altresì approfittato del forte deprezzamento dello yen (circa di un quarto rispetto all'euro, come anche rispetto al dollaro). Con questa evoluzione dei tassi di cambio, causata dall'allentamento della politica monetaria della Banca del Giappone, il gruppo nipponico ha ottenuto più ricavi dalle sue attività all'estero quando ne ha convertito il prodotto in yen.
Questo effetto meccanico ha permesso di migliorare il prodotto di vendite altrimenti più o meno stabili, sia in Giappone che all'estero.
Il suo utile operativo è quasi raddoppiato, a circa 50 miliardi di yen, e il suo fatturato è cresciuto del 12,4%, a 762 miliardi di yen.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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