Pubblicato il
3 nov 2010
3 nov 2010
Sawa, ovvero la scarpa da tennis "Made in Africa"
Pubblicato il
3 nov 2010
3 nov 2010
3 nov 2010 - Sawa è nata nel maggio 2009 dall'immaginazione di Fabio Di Iorio, Mehdi Slimani (due ex di Le Coq Sportif) e di Frederic Barthelemy. Il brand di scarpe da tennis, che non gioca né la carta del "marchio comunitario né quella del commercio equo e solidale" rimane comunque un brand militante e rivendica le sue origini al 100% africane.
![]() Scarpe da tennis Sawa |
In effetti, le scarpe da tennis Sawa sono fabbricate a Douala in Camerun (Sawa è il nome dell'etnia autoctona del litorale di Douala). I materiali stessi provengono dal Camerun per la tela, dall'Egitto per il caucciù, e dal Marocco e dalla Nigeria per il cuoio. "Un modo per ridare dinamicità a una filiera della calzatura schiacciata tra i tanti negozi di prêt-à-porter e la super competitività dei prodotti asiatici", sottolineano alcuni portavoce di Sawa.
Per quanto riguarda il look, le scarpe da tennis Sawa (69 euro circa al paio), disponibili dal numero 37 al 46, puntano sulla semplicità e sullo stile vintage. Si tratta di modelli concepiti per piacere a un vasto pubblico di consumatori, dal Sudafrica a Londra, passando per Tokyo, New York, Beirut e ancora Singapore, dove queste calzature "Made in Africa" sono distribuite in punti vendita selezionati.
A Parigi, Sawa è presente al BlackBlock del Palazzo di Tokyo, da AlterMundi, nella boutique di Amnesty International, e arriverà nella primavera del 2011 al Bon Marché, ai Printemps per l'Uomo, al Citadium, fra le calzature proposte da IT e in tutte le boutique Cotélac.
Per l'inverno 2011, Sawa lancerà un co-branding col marchio Edun (quello creato da Ali Hewson e da suo marito, la rockstar irlandese Bono, brand di cui il gruppo LVMH è azionista) che propone una collezione d'abbigliamento prodotto in Africa.
Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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