14 lug 2013
Save the Queen! si potenzia in Italia e all'estero
14 lug 2013
Il marchio fiorentino di prêt-à-porter, beachwear e lingerie, Save The Queen!, che fa capo all’azienda Marco Fantini, continua il proprio sviluppo in Italia e all’estero. Forte di una distribuzione worldwide che può contare su 800 multibrand, oltre che su 10 monomarca Save The Queen! (5 in proprio, 5 in franchising), il brand prevede a breve di realizzare nuove aperture. A settembre sarà, infatti, la volta di uno store in franchising a Bergamo cui seguiranno, fuori dai confini nazionali, gli opening di Pechino, Mosca, Bruxelles e Dubai, quest’ultima attesa tra dicembre e gennaio, all’interno dell’Hotel Atlantis.
Ci sono poi trattative in Corso su Amsterdam e la volontà di raddoppiare a Parigi, questa volta scegliendo la zona del Faubourg Saint Honoré. “Dopo aver conquistato la clientela locale con la nostra boutique-teatro al 189 del Boulevard Saint Germain, ora vogliamo puntare su di un quartiere che abbia maggior passaggio turistico e di stranieri”, spiega a FashionMag.com Elena Fantini, anima creativa di Save The Queen!.
Un aspetto suggestivo è il concept delle boutique, sempre ricollegabile ad elementi che hanno reso celebri le città in cui esse sorgono. Se Parigi, aperta nel 2005, è infatti un teatro ove in vetrina si apre il sipario di seta rosa e il pavimento di legno diventa il palcoscenico su cui scoprire le collezioni, Roma trae invece ispirazione dall’universo di Cinecittà. Nei 300 mq di via del Babuino, inaugurati nel 2006, sfumano i loro confini spazio espositivo e vetrina dove 16 schermi, creando una finestra multimediale, fanno pensare ad un set cinematografico. La boutique di Firenze, aperta nel 2007 in Via Tornabuoni, rimanda invece alla dimensione museale. Con il restauro, gli spazi sono stati spogliati dalle sovrastrutture che appesantivano le volte a botte e celavano gli stucchi e i soffitti a cassettone decorati, per rispettare ed esaltare il gusto rinascimentale dell’arte fiorentina.
Particolari distintivi di un marchio il cui variegato universo è frutto di una produzione che si avvale solo ed esclusivamente dell’artigianalità italiana, in particolare di quella toscana. “Per realizzare le borse da mare o i cappelli della collezione, che sono interamente decorati a mano, ci vogliono tra le 2 e le 3 ore di lavoro; noi puntiamo moltissimo sul savoir faire di questi artigiani e dei loro laboratori, tanto preziosi quanto ormai rari. A tal proposito, dal 15 luglio al 15 agosto il maestro zoccolaio che collabora con noi farà delle dimostrazioni dal vivo nella nostra boutique di Forte del Marmi, per far vedere come si montano gli zoccoli”, precisa Elena Fantini.
Un marchio 100% Made in Italy dunque, i cui titolari sono convinti che si possa ancora riuscire a lavorare bene nel nostro Paese, senza bisogno di produrre in Cina o in Tunisia per restare competitivi. “Dopo aver partecipato allo Chic di Pechino abbiamo ricevuto proposte da grossi gruppi locali che sarebbero interessati ad aprire nostre boutique. Il problema è che vorrebbero che realizzassimo una parte della produzione in Cina, cosa che non vogliamo assolutamente fare. Aspettiamo di vedere se sia possibile affrontare uno sviluppo in loco alle nostre condizioni”, spiega Marco Fantini a FashionMag.
Il nuovo percorso creativo della collezione Save The Queen! Sun per la primavera/estate 2014 interpreta e traduce in stampe, nuance e ricami il carisma di cinque icone del passato. Si tratta della cantante e ballerina brasiliana Carmen Miranda, di Josephine Baker, cantante e danzatrice afroamericana, Teha’Amana, donna tahitiana tra le muse ispiratrici di Gauguin, Miriam Makeba anche nota come Mama Afrika, cantante sudafricana di jazz e world music e infine "Angelica" dal romanzo “Il Gattopardo”. Cinque figure femminili che con la loro forza, determinazione e vitalità hanno scritto pagine di storia della musica e dello spettacolo trasformando talvolta le loro note in moda. Muse che oggi cadenzano tutte le nuove proposte beachwear del brand fiorentino, in cinque temi a loro dedicati.
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