22 mag 2016
Save My Bag: mirino puntato su Cina, Spagna, Emirati e Stati Uniti
22 mag 2016
Continua la crescita dell'innovativo brand di borse in "Poly-Lycra" Save My Bag, nato nel 2013 a Bergamo (e più precisamente a Comun Nuovo) da una giovane coppia, nella vita e nel lavoro, l’imprenditore Stefano Agazzi e sua moglie, l'italo-thailandese Valentina Azzia. Save My Bag fa capo alla società Sedicisei, che ha più che triplicato il suo fatturato passando da 1,35 milioni di euro nel 2014 ai 4,5 milioni di euro del 2015 (oltre il 70% dei quali generato sui mercati esteri).
A fine febbraio, SMB ha inaugurato un negozio monomarca a Valencia, in calle Isabela Católica 2, mentre grande successo di pubblico, italiano e straniero, sta ottenendo il monomarca aperto a fine 2015 nel centro storico di Roma, in Via della Croce, che ha fatto seguito a quello inaugurato poco prima nell'aeroporto di Milano Malpensa. Sempre in Spagna, previste aperture di store monobrand a Madrid e Barcellona entro la fine di quest'anno.
Maggiori aree in ordine di importanza per il brand sono l'Asia, in particolare Giappone e Corea, l'Europa con tutti i Paesi e gli Emirati Arabi, mentre si preannunciano prossime importanti inaugurazioni di Save My Bag in Cina (dove è in fase di attuazione l'apertura di 20 monomarca da questo 2016) e negli USA, con l’apertura dello showroom di New York e a seguito dell’accordo firmato con Showroom Seven per la distribuzione nel mercato a stelle e strisce. Nei piani di Stefano Agazzi (che è anche titolare di To Be Packing, azienda che si occupa di packaging di lusso) si avvicina anche l'idea di aprire in un prossimo futuro un primo monomarca SMB statunitense.
Le collezioni di SMB sono vendute in circa 800 punti vendita multimarca di 30 nazioni, tra i cui alcuni dei più significativi sono Brian&Barry a Milano, Saks Fifth Avenue Salaries negli Emirati Arabi, Harvey Nichols a Hong Kong, Bloomingdale's negli Stati Uniti, Saks per Abu Dhabi e Dubai e, ultimo fiore all’occhiello, la boutique monomarca nella celebre Orchard Road di Singapore. Oltre ai 4 monomarca suddetti, il brand ne possiede altri 7: a Bergamo e nell'aeroporto di Orio al Serio, un altro punto vendita a Roma e, all'estero, uno a Osaka (Giappone), uno in Corea del Sud, uno in Polonia e uno in Sud Africa.
Save My Bag si avvale di una produzione interamente italiana, anzi Made in Bergamo, grazie ad una rete di laboratori tutti italiani (e non cinesi, tiene a sottolineare l'azienda lombarda, ndr.). Il brand acquista la lycra a Carvico e taglia e cuce i suoi accessori moda direttamente nella sede sociale, in cui viene svolto il 90% del lavoro. Ad oggi vengono prodotte circa 7.000 borse Save My Bag alla settimana.
Il marchio Save My Bag è nato dall’idea di realizzare una borsa in un tessuto innovativo (lycra italiana e una spugna a bassa densità), chiamato "Poly-Lycra", impermeabile, lavabile, morbido ed elastico, che permettesse di usare le bag come 'cover' per proteggere la propria borsa da urti, pioggia ecc... Il tutto in una vasta scelta di colori (ad oggi 36, declinati in 6 stampe diverse, ma in costante aumento, ndr.) e ad un prezzo molto accessibile, 69 euro al pubblico.
Inoltre, sull’onda del successo della linea di borse Save My Bag, l’azienda Sedicisei ha presentato all'ultimo Baselworld di marzo, il salone mondiale dell'orologeria, "Save My Day", la sua prima linea orologi, colorati e glamour, disponibili anche presso alcune gioiellerie selezionate, e al Pitti Uomo di gennaio aveva presentato la sua prima produzione di borse da uomo, debuttate con il modello "Principe".
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