Il portale francese specializzato nella vendita online di calzature ha lanciato il 19 settembre la sua prima collezione a marchio Sarenza. Cinque i temi, per più di 80 modelli, che saranno venduti in tutti i Paesi in cui il sito è presente. Un nuovo step importante nella strategia di sviluppo dell’azienda d’Oltralpe, che è passata lo scorso giugno anche per una raccolta fondi di 74 milioni di euro con l’obiettivo di incrementare l’espansione europea e consolidare la leadership in Francia.

"In sette anni Sarenza è diventata un punto di riferimento nel suo segmento di mercato, un esperto in materia di calzature e moda. Abbiamo avuto il desiderio di concretizzare la legittimità ottenuta e, con il supporto del nostro team, abbiamo deciso di lanciare la nostra prima collezione”, ci ha spiegato Hèlene Supau, condirettrice dell’azienda.

La prima collezione di scarpe Sarenza debutta proprio con questo autunno-inverno, con 80 modelli, ispirati a 5 temi: Rue des Dames, Bataclan, Parc Monceau, Buttes-Chaumont e Rue du Cherche Midi. Nomi evocativi di luoghi emblematici di Parigi, molto diversi tra loro, a simboleggiare proprio la varietà di gusto e stile delle proposte. Con modelli tutti in pelle e prezzi che vanno dai 109 ai 189 euro, fatta eccezione per stivali cuissardes a 249 euro, la collezione Sarenza è rivolta ad un target di donne dai 25 ai 49 anni. Nei prossimi mesi sono già previste delle capsule e delle campagne web e televisione per la promozione del nuovo brand.

"Nel tempo siamo diventati un marchio e ci siamo resi conto che molte clienti si aspettavano che facessimo un passo in più. Ci siamo quindi impegnati a creare dei modelli di calzature che possano soddisfare un ampio raggio di consumatrici, quelle che vogliono prodotti alla moda, ma adatti alla vita di tutti i giorni. Noi le chiamo le prêt-à-trotter", precisa la manager.

Sarenza, che ha chiuso il 2013 con vendite per 150 milioni di euro, è oggi presente in 26 Paesi, con 3,5 milioni di clienti, 750 marchi venduti sul sito e oltre 55.000 modelli disponibili.

Anne-Sophie Savenier (Versione italiana di Elena Passeri)