Generalmente, nel mondo di Internet, i fondatori o i responsabili aziendali cedono le loro partecipazioni nel capitale sociale a dei fondi. Da Sarenza è successo il contrario. Stéphane Treppoz e Hélène Supau, poco meno di cinque anni dopo aver acquisito il controllo del sito di vendita di calzature, hanno portato la loro partecipazione comune all'80% del capitale.

Hélène Supau e Stéphane Treppoz, il tandem che guida Sarenza

Per farlo, hanno acquistato le quote di alcuni azionisti storici di Sarenza, e cioè le società di venture capital Idinvest e Montisanbert. Rimangono ai loro posti gli altri tre azionisti: i fondi Galileo e Amundi, e René Proglio, fratello del boss di EDF. Sta di fatto che non accadrà nulla al capitale di Sarenza senza l'avvallo dei dirigenti responsabili, sottolinea il loro comunicato.

L’investimento dei due capi è finanziato attraverso un indebitamento personale di parecchie decine di milioni di euro stipulato con due banche: il Crédit Mutuel Arkéa della Bretagna Occidentale e il Crédit Agricole Brie di Piccardia. Una prova della profonda fiducia che Hélène Supau e Stéphane Treppoz nutrono riguardo al futuro di Sarenza. Del resto, il sito di vendita di scarpe nato nel 2005 è oggi un leader sul Web, con un fatturato di più di 100 milioni di euro. Stéphane Treppoz ha dichiarato a FashionMag.com nell'ottobre scorso: “Ci troviamo in una logica industriale di lungo periodo. Non abbiamo l'obiettivo di crescere con acquisizioni esterne, né per mezzo di fusioni”.

In più, il dirigente ha precisato che non intende estendere la propria offerta a prodotti diversi da calzature e accessori. Il suo obiettivo ribadito è di “creare un leader pan-europeo dell'e-commerce basato in Francia”. Sarenza è già presente nel Benelux, in Inghilterra, in Italia, in Spagna e in Germania. L'obiettivo entro fine 2012 è di coprire la totalità dell'Europa fino alla frontiera "non inclusa" della Russia.

Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)