12 set 2017
Sana 2017: Camorak trasforma i principi attivi alimentari in cosmetici bio
12 set 2017
Camorak, laboratorio di cosmeceutica biologica fondato nel 1964 da Domenico Palumberi in provincia di Bologna, e guidato oggi dalle figlie Eugenia e Francesca, è stato il primo laboratorio in Italia in grado di trasformare i principi attivi di alimenti come farine integrali di grano, farro, riso o avena tramite fermentazione bio-enzimatica, così da concentrarli e renderli dermo-compatibili ed assorbibili dalla pelle.
È nata così nel 2012 la linea Puravida Bio, realizzata in collaborazione con Alce Nero, marchio che riunisce oltre 1.000 produttori di agricoltura biologica, come ci racconta Eugenia Palumberi, Responsabile Ricerca e Sviluppo di Camorak.
“Siamo nati come laboratorio di produzione conto terzi di private label di cosmetici naturali e cosmeceutici, specializzati nello skin care e siamo stati tra i primi in Italia a essere certificati biologici”, ha spiegato a FashionNetwork.com la Dott.ssa Palumberi, “Con la nostra linea Puravida Bio siamo presenti nelle farmacie e nelle bio profumerie di nicchia, che non cercano necessariamente prodotti low cost. Per noi il rapporto qualità-prezzo è importante ed essendo produttori riusciamo a mantenere prezzi competitivi rispetto all’elevato standard qualitativo, anche se con fatica: un nostro antirughe per donne mature costa sotto i 40 euro, un idratante per una clientela più giovane 23 euro, le creme corpo 24 euro”.
L’offerta di Puravida Bio si compone di una linea per donna matura, con sieri, creme, latte, tonico e trattamento rimodellante; una linea per le più giovani e per tutta la famiglia; una linea olfattiva di quattro fragranze. Novità presentata al Sana 2017, la nuova linea baby, con latte di riso basmati di Alce Nero, profumi naturali senza allergeni per pelli sensibili. Anche il packaging dei prodotti Puravida Bio è sostenibile e completamente riciclabile. Tutti i prodotti sono dermatologicamente testati e Nichel e metalli pesanti tested.
Oggi i prodotti Puravida Bio, oltre che in Italia sono presenti a Dubai, in Kuwait, Spagna e Ungheria, Germania, Turchia, Mosca e altri paesi. Per il futuro ci sono contatti in corso con tutto il Medio Oriente, il Giappone e la Cina.
“Per un’azienda cosmetica è difficile e molto costoso entrare in mercati esteri, perché ci sono regolamentazioni ferree e controlli molto rigorosi”, ha concluso Palumberi. “Nel 2016 abbiamo superato il milione di euro di fatturato e nel 2017 abbiamo già registrato una crescita del 40%, sia con il nostro marchio che grazie al private label, che continua a crescere anno su anno con richieste da un segmento che va sempre più verso l'alto”.
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