Safilo chiude l'esercizio 2011 con un utile netto pari a 27,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 0,7 milioni dell'anno precedente, con giro d'affari a più di 1,1 miliardi di euro.

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Lo dice una nota della società, precisando che il consiglio di amministrazione non ha ritenuto opportuno proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo, anche considerando la prospettiva di fine 2012 che vedrà terminare la licenza Armani (la più importante del portafoglio del gruppo italiano insieme a quelle di Gucci e Dior - ma ci sono anche quelle di Hugo Boss, Marc Jacobs e Tommy Hilfiger fra le altre) e sborsare prossimamente una cifra notevole per ricapitalizzare Polaroid Eyewear, la cui acquisizione dovrebbe essere perfezionata ufficialmente entro marzo.

"L'esercizio 2011 è stato contraddistinto da risultati molto positivi e da un notevole miglioramento di tutte le principali linee di conto economico. Le vendite sono aumentate del 6% a perimetro e cambi costanti, l'utile operativo lordo (EBITDA) e l'utile operativo hanno entrambi registrato incrementi a doppia cifra, con l'utile netto di Gruppo che ha raggiunto 27,9 milioni di euro", si legge nel comunicato del gruppo guidato dal CEO Roberto Vedovotto.

Questi risultati 2011 sono molto significativi per Safilo (il cui nome nasce dall'acronimo di Società Azionaria Fabbrica Italiana Lavorazione Occhiali), che si trova sulla strada del rilancio dopo i troppi bilanci in rosso e i tanti debiti accumulati negli anni scorsi. In questo senso, ha molto aiutato il recente ingresso nel capitale sociale del fondo olandese Hal, che ha apportato il denaro fresco necessario per evitare all'impresa italiana con sede a Padova di affondare.