Rossignol chiama a collaborare Damir Doma per la Primavera-Estate 2019
Nuova collaborazione creativa per Rossignol. Presente al Pitti Uomo, lo specialista francese dell’abbigliamento e dell’attrezzatura per la montagna, di proprietà del fondo norvegese Altor, ha svelato all’interno del salone fiorentino di moda maschile, apertosi martedì, la sua collezione per la PE 2019, una parte della quale è stata disegnata dallo stilista croato Damir Doma. L’inverno scorso, era stato coinvolto lo stilista italiano Andrea Pompilio. Rossignol continua inoltre a collaborare con Jean-Charles de Castelbajac e prosegue anche il co-branding con Tommy Hilfiger.

La capsule “Urban Mobility” mostra uno spirito risolutamente cittadino. Si compone di una sessantina di capi per donna (35%) e uomo (65%), fra capispalla, pantaloni, maglioni e t-shirt. “È una collezione molto Rossignol, che ben riflette i nostri codici, rappresentando la montagna, ma anche il mondo dello sport e dell’outdoor con tessuti e dettagli tecnici”, spiega a FashionNetwork.com Alessandro Locatelli, CEO di Rossignol Apparel, la divisione che si occupa dell’abbigliamento del gruppo francese, creata nel 2015.
Damir Doma, che vive e lavora a Milano dal 2015, è stato scelto per il suo talento e “per il suo approccio notevolmente rispettoso dell’identità di Rossignol. Noi l’apprezziamo molto perché è anche molto aperto al dialogo”. Nella collezione, il designer ha voluto mettere in risalto soprattutto la praticità e la visibilità, con dettagli riflettenti e vestiti ultraleggeri.
Una giacca a vento è ad esempio realizzata in lana e nylon con la membrana Luminor, messa a punto dal produttore piemontese di tessuti Reda, permettendo alla giacca di immagazzinare la luce solare durante il giorno per rilasciarla progressivamente quando c’è oscurità. Anche la costruzione stessa dei vestiti è stata studiata per permettere la massima mobilità e resistenza.
Come sottolinea il manager, le varie acquisizoni perfezionate dal gruppo in questi ultimi anni, come Raidlight-Vertical, specialista del trail, Felt Bicycles e Time nel mondo della bicicletta, nonché recentissimamente Dale of Norway, marchio noto per i vestiti di lana, hanno permesso a Rossignol di imparare dal loro know-how e di rafforzarsi nell’abbigliamento outdoor.
La capsule sarà distribuita all’interno della rete multimarca del marchio di Grenoble (composta da quasi 1.000 negozi), e nei suoi negozi monomarca (sette in gestione diretta a Oslo, Lione, Megève, Chamonix, Crans Montana, St. Moritz e Courmayeur, tre in franchising a à Méribel, Val Thorens e Courchevel, e tre outlet), e sul suo e-shop, mentre proseguirà la collaborazione con il sito britannico Farfetch.

I principali mercati di Rossignol si situano nell’arco alpino: Francia, Italia, Svizzera e Austria rappresentano infatti il 60% delle vendite (il primo mercato resta l’Esagono). “Siamo attivi su tutti i mercati, soprattutto in Scandinavia, Europa dell’Est e Stati Uniti, dove siamo cresciuti notevolmente e intendiamo svilupparci attraverso la nostra filiale locale”, precisa il direttore generale di Rossignol Apparel.
Il marchio vi è distribuito tramite 211 multimarca, compresi i principali grandi magazzini come Barneys, Nordstrom e The Webster. Rossignol intende aprire dei negozi in gestione diretta negli States, per poi proseguire l’espansione in Europa. Sono in corso delle trattative per un’apertura a Parigi. Il gruppo Rossignol si appresta anche a dare un’accelerata alla sua politica espansiva in Asia, dopo aver aperto il capitale sociale a IDG Capital, specialista nel supportare le aziende sul mercato cinese.
“Dal 2015 al 2018 abbiamo triplicato il giro d’affari della divisione Apparel. Puntiamo ai 40 milioni di euro per l’esercizio 2018/19 e contiamo di superare i 50 milioni entro il 2020”, conclude Alessandro Locatelli.
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