Pubblicato il
21 ago 2012
21 ago 2012
Romeo Gigli : “La collezione "Joyce by Romeo Gigli " avrà un seguito”
Pubblicato il
21 ago 2012
21 ago 2012
Il creatore icona del Made in Italy degli anni ’80/90 fa il suo come-back sotto i riflettori della moda con una capsule collection di lusso disegnata in esclusiva per la catena Joyce, che fa parte del colosso della distribuzione asiatica The Lane Crawford Joyce Group. Presentata in anteprima sul Web, la linea "Joyce by Romeo Gigli" è commercializzata da luglio nei negozi di Joyce a Hong Kong, Pechino e Shanghai, e arriva il 28 agosto a Venezia in calle del Ridotto vicino a piazza San Marco in un temporary shop. È il primo negozio Joyce in Europa e rimarrà aperto per un anno.
Dopo anni di assenza, Romeo Gigli si racconta a FashionMag.com.
![]() Romeo Gigli |
FashionMag: Come è nata questa collaborazione con Joyce?
Romeo Gigli: I negozi di lusso Joyce sono stati clienti della mia griffe per anni, fin dall’inizio. Hanno iniziato a comprare la collezione nel 1985 già dalla mia seconda stagione. Nel 2010 mi hanno contattato in occasione della celebrazione dei loro 40 anni, chiedendomi un pezzo di archivio da inserire in una sfilata. Ho mandato un cappotto, che ha completamente soggiogato il pubblico. Mi hanno quindi chiamato dopo due mesi dicendomi che quel cappotto era stato percepito come il pezzo più contemporaneo della sfilata, e mi hanno chiesto di fare un progetto assieme a loro.
FM: Come ha costruito questa collezione per Joyce?
RG: Si tratta di una collezione di una cinquantina di pezzi: 25 modelli per donna, 15 per uomo e una decina di pezzi provenienti dal mio archivio del periodo degli anni ’90.
FM: Ci sono altri progetti con Joyce?
RG: Si, la collezione "Joyce by Romeo Gigli" avrà un seguito.
FM: Da anni non ha più il diritto di utilizzare il suo nome. Com’è oggi la sua situazione?
RG: Sono da nove anni coinvolto in procedure giuridiche con i tribunali! Nel 1999 ho ceduto il 65% del mio marchio ad Ittierre, mantenendo per 20 anni una quota del 35%. Nel frattempo la mia griffe è stata affidata in licenza ad una società che è poi fallita. Per quel che riguarda la mia quota è nel tempo completamente sparita. Senza parlare dei miei tentativi più recenti di rilanciare un altro marchio con nuovi soci finanziari, che sono anche loro improvvisamente scomparsi. Non ho avuto finora nessun risarcimento e sono sempre in attesa delle sentenze giudiziarie.
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