Roger Dubuis: nuovo opening a Dubai e nuova testimonial

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
13 nov 2012

Roger Dubuis ha festeggiato con una grande serata di gala il 7 novembre scorso l’apertura della sua prima boutique a Dubai, che diventa anche il suo più grande store nel mondo. Oltre 300 invitati hanno preso parte all’esclusivo evento. Tra gli ospiti, l’attrice bollywoodiana Kajol e la star di Hollywood Gerard Butler, che hanno visitato il flagship e partecipato alla cerimonia del taglio del nastro.

Per la sua prima boutique a Dubai, Roger Dubuis ha scelto come location le Emirates Towers, un simbolo dello stile di vita più lussuoso e alla moda della regione. Nata nel 1995 e guidata dal CEO Jean-Marc Pontroué, la Maison ginevrina fa parte del Gruppo Richemont ormai dal 2008. Roger Dubuis, manifattura interamente integrata, è l’unica al mondo a potersi fregiare del sigillo 'Poinçon de Genève', garanzia di raffinatissima arte orologiera, per tutti i propri segnatempo.

Mentre Gerard Butler è il testimonial per i modelli maschili del marchio svizzero, ecco arrivare Daphne Guinness a simboleggiare l'incarnazione femminile dei misuratori di tempo Roger Dubuis. Aristocratica anglo-irlandese, considerata una delle donne più eleganti del mondo, la Guinness è amica e musa di molti famosi fotografi e art director e per questa campagna è stata fotografata da Nick Knight mentre indossa i modelli della collezione “Velvet”.

Il gruppo elvetico Richemont non possiede solo Roger Dubuis, ma anche molti altri grandi marchi del lusso, come Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, IWC, Panerai e Montblanc. In totale, Richemont impiega più di 24.000 persone, 7.000 delle quali solo in Svizzera.

Richemont ha recentemente comunicato, fra l'altro, di aver ottenuto una crescita del proprio utile netto del 52% nel primo semestre dell'esercizio 2012/2013 (chiuso a fine marzo), a 1,08 miliardi di euro, secondo un comunicato pubblicato questo venerdì. Il fatturato del gruppo è cresciuto del 21%, a 5,11 miliardi di euro.

Gianluca Bolelli