La notizia è ufficiale dal 19 gennaio: il gruppo Apostrophe prende in mano le redini della marca di impermeabili di lusso Ramosport. Il tribunale di Parigi ha infatti stimato che l'offerta del proprietario di George Rech è più convincente di quella dell'altro concorrente in lizza, Bel Air.

L'acquisizione include l’insieme del brand oltre ad una parte della sua equipe, ma non il più recente tra i negozi della casa, inaugurato in rue Saint-honoré durante l’estate 2007. Quest’ultimo dovrebbe ritornare al gioielliere Burma, che si era associato all’offerta presentata al Tribunale di commercio da Patrick Hazen, Pdg di Apostrophe.

“E’ una splendida notizia”, spiega a FashionMag.com Claudine Ripert, responsabile della comunicazione del gruppo. “E’ un bellissimo marchio che ha avuto il suo momento di gloria e che, ce lo auguriamo, la ritroverà. Noi siamo sicuri di rilanciarla, ridinamizzarla e sviluppare la sua offerta, avendo come obiettivo una collezione a partire dalla prossima estate”.

Il gruppo Apostrophe possiede una certa esperienza nel rilancio delle firme. Acquirente di Georges Rech alcuni mesi dopo il deposito del suo bilancio nel 2004, il gruppo ha orchestratola quel momento un effettivo ritorno in auge della marca, forte oggi di una trentina di negozi, quindici dei quali succursali.

Dopo aver bloccato i pagamenti nel settembre scorso e dopo essere entrato in liquidazione giudiziaria nelle settimane successive, Ramosport fa dunque il suo rientro da lontano. Forte di 450 punti vendita di cui circa 150 nell’Esagono, la marca centenaria di mantelli e impermeabili di lusso femminili tentava da parecchi mesi di raddrizzare la sua tesoreria.

Ma “in un contesto di crisi finanziaria, Ramosport non ha potuto trovare una soluzione che permetta di sostenere una situazione deficitaria e un bisogno consistente di fondi di cassa corrente”, spiegava a novembre a FashionMag.com Nicoletta Giadrossi Morel, proprietaria della marca dall’estate 2006.

Di Matthieu Guinebault