Il gigante nipponico dell'e-commerce mostra una crescita delle vendite del 14,7%, a 3,1 miliardi di euro (424 miliardi di yen), nel periodo di nove mesi chiuso a fine settembre. L'utile netto è aumentato del 16%.

Un buon risultato, ottenuto in un periodo in cui il Giappone sta lentamente uscendo dalla crisi che lo ha colpito. L'arcipelago nipponico resta infatti di gran lunga la fonte principale di ricavi per il gruppo, che opera all'estero attraverso delle filiali, come la francese PriceMinister.

Un'ambizione internazionale che ora punta agli Stati Uniti, nonostante le difficoltà incontrate su questo mercato dalla forte concorrenza. Alla ricerca di crescita in loco, di recente Rakuten ha lanciato negli States un portale dedicato alle vendite di abbigliamento per fare concorrenza diretta a eBay, Amazon e al cinese Alibaba.

Il gruppo sottolinea inoltre di aver perfezionato tutte le operazioni strategiche che aveva preventivato, soprattutto nel campo della comunicazione. L'esempio più evidente è stato il recente acquisto dell'applicazione mobile di telefonia Viber, che offrirà al gruppo un grande incremento di audience e un notevole accrescimento della sua legittimazione internazionale, oltre a un balzo del proprio titolo azionario.

Nell'esercizio 2013, Rakuten ha generato un fatturato di 3,8 miliardi di euro (518 miliardi di yen), per una crescita pari al 29,5% in un anno. L'azienda impiega più di 10.000 persone nel mondo.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)