Pubblicato il
6 giu 2010
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Quiksilver verso un'uscita dalla crisi?
Pubblicato il
6 giu 2010
6 giu 2010
6 giu 2010 – Nel secondo trimestre del suo esercizio fiscale 2010 (terminato il 30 aprile 2010), Quiksilver ha realizzato un fatturato di 388,5 milioni di euro, con un calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Tuttavia, il risultato prima delle imposte, degli interessi e degli ammortamenti è pari a 51,7 milioni di euro, contro i 37,6 milioni dell'anno scorso, mentre il debito netto del gruppo è in calo.
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Il risultato operativo di Quiksilver in Europa rappresenta il 18,8% del fatturato, e se nella regione quest'ultimo è in calo dell'1%, a 173,1 milioni di euro, e del 5% a tasso di cambio costante, il decremento è contenuto se paragonato al -12% del primo trimestre 2010.
"Sul piano finanziario, il gruppo Quiksilver ha generato in tre anni e tre mesi più perdite legate a Rossignol di quanti utili abbia mai generato nella sua storia. E ciò è accaduto nel momento peggiore per noi, con banche difficili da convincere. Ma i marchi sono rimasti in buona salute: Quiksilver Europa va bene", ha voluto puntualizzare Pierre Agnès, Presidente e Direttore Generale di Quiksilver Europa, in una recente intervista concessa al quotidiano “Sud Ouest”, nella quale il dirigente parla espressamente di uscita dalla crisi.
Nel resto del mondo, nel secondo trimestre, il fatturato di Quiksilver nella zona Asia Pacifico è in aumento del 12%, nella zona America è in calo del 13%.
Eppure il gruppo ha ridotto il suo debito netto a 608,2 milioni di euro al 30 aprile 2010, contro i 775,1 milioni al 30 aprile 2009.
Di Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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