23 ott 2014
Puig rimane in carreggiata nonostante un anno “complicato”
23 ott 2014
Nonostante un esercizio definito “complicato”, a causa del calo delle valute dei mercati emergenti nei quali si è distribuito nel primo semestre, Puig spera di mantenere i suoi risultati stabili rispetto all'anno scorso, secondo l'agenzia di stampa iberica EFE.
E' quanto ha dichiarato Marc Puig, CEO del gruppo spagnolo di moda e profumeria (Nina Ricci, Paco Rabanne, Jean Paul Gaultier, Carolina Herrera…) a margine delle celebrazioni del 100° compleanno di Puig presso la IESE Business School.
Il manager ha inoltre sottolineato che l’apertura in Arabia Saudita della filiale locale del gruppo nel prossimo gennaio è stata mantenuta. Riguardo ad eventuali acquisizioni, Marc Puig ha puntualizzato che “non è previsto niente nell'immediato”.
L’anno passato, il gruppo (che ha 4.200 dipendenti ed è presente in 140 nazioni) ha registrato utili per 176 milioni di euro e un fatturato di 1,49 miliardi di euro. Puig mantiene quindi i suoi obiettivi: diventare il terzo gruppo mondiale di profumeria selettiva entro il 2020, con un 12% di quota di mercato.
Pedro Nueno, professore all’IESE, ha invece presentato uno studio intitolato “Puig: il secondo secolo”. Un caso pratico che offre quattro possibili percorsi di sviluppo per Puig: il mantenimento del modello attuale, che combina crescita organica e acquisizioni; un rafforzamento nel settore della bellezza, aggiungendo ai profumi, il make up e i prodotti per la cura del corpo; un potenziamento anche nella moda; e infine una concentrazione sui profumi, ma realizzando un'espansione sui mercati emergenti come il Medio Oriente, la Cina e l'America Latina.
Per Marc Puig, “nessuna di queste piste è da scartare, ma alcune sono migliori di altre”...
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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