Pringle of Scotland ancora in perdita
Pringle of Scotland ha registrato forti perdite nell’esercizio fiscale 2016, chiusosi lo scorso 28 gennaio. La colpa è degli investimenti sostenuti per lo sviluppo a lungo termine, che hanno provocato un deficit al lordo delle imposte di 4,9 milioni di sterline (5,6 milioni di euro).
Il marchio scozzese di abbigliamento incontra difficoltà nel ritornare a generare utili da quando è stato ceduto da Dawson International alla società Fang Brothers, con sede a Hong Kong, nel 2000.
Nonostante le perdite ammontino a milioni, il risultato è relativamente incoraggiante rispetto all'esercizio precedente, quando il disavanzo registrato era di 5,09 milioni di sterline (5,8 milioni di euro).
In un documento contabile, il marchio precisa: "La direzione non prevede di annunciare degli utili operativi a breve termine. Tuttavia, lo sviluppo del brand e dei suoi affari si evolve secondo i previsti obiettivi strategici di lungo periodo”.
Pringle of Scotland, che possiede un negozio in Mount Street, nel centro di Londra, spiega che lo sviluppo della propria offerta retail è una priorità, ma che sta anche cercando di crescere in altri canali distributivi, come l’e-commerce o le licenze.
Il suo fatturato annuo ha raggiunto i 5 milioni di sterline (5,7 milioni di euro), contro i 4,37 milioni (4,98 milioni di euro) dell’anno precedente. Il marchio ha assicurato di essere "soddisfatto della posizione finanziaria dell’azienda", con il sostegno che riceve dalla casa-madre che gli consente di proseguire come ritiene più opportuno nell’attuazione del proprio piano strategico. La capogruppo, Pringle Enterprises Ltd, ha iniettato fondi per 5 milioni di sterline (5,7 milioni di euro) nella sua filiale scozzese nell'ambito dello scorso esercizio, e 2,8 milioni di sterline (3,2 milioni di euro) dall’inizio dell’esercizio in corso.
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