Nel primo semestre dell'esercizio che terminerà il 27 febbraio, Associated British Foods annuncia di puntare ad ottenere una progressione delle vendite a cambi costanti pari al 7,5% per Primark. L'incremento si limiterebbe al 4% a cambi reali.

L'utile operativo sarà inoltre al di là delle aspettative, con l'impatto fortemente negativo dei cambi con il dollaro che sarà compensato, secondo la direzione, dai buonissimi livelli di vendita.

L'ampliamento del campo di vendita sostiene inoltre lo sviluppo dei risultati. Dall'ultimo esercizio, sei nuovi indirizzi sono stati aperti, per una superficie totale di 27.800 m². La rete del brand conta ormai 299 negozi, con l'aggiunta in particolare di uno store in Spagna (Madrid) e di uno in Pennsylvania (King of Prussia), la seconda unità statunitense dell'insegna.

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Altre 6 inaugurazioni sono attese oltreatlantico nel resto dell'anno solare, mentre un'apertura supplementare è già in programma per il 2017 nel New Jersey. In aprile, aprirà il primo indirizzo italiano, vicino Milano, che sarà raggiunto da un negozio a Firenze nell'estate del 2017.

"Stiamo realizzando investimenti significativi nella nostra infrastruttura", sottolinea la casa-madre. “L'anno scorso, la nostra capacità è stata rafforzata in Spagna e Germania, e abbiamo aperto un nuovo deposito a Bor, alla frontiera occidentale della Repubblica Ceca. Questa estate sposteremo il nostro centro di distribuzione Magna Park per costruirne un altro più grande, costruito a Islip (Northamptonshire) in Inghilterra, mentre la nostra nuova installazione a Roosendaal, nei Paesi Bassi, aprirà più avanti nel corso dell'anno”.

Mentre le vendite della sua casa-madre erano in affanno, Primark continuava a rafforzarsi nell'ultimo esercizio, chiuso il 12 settembre. Le vendite del brand vi sono aumentate del 13% a cambi costanti, e dell'1% su base comparabile. La superficie di vendita è invece aumentata del 9% nel corso dell'anno.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)