Pubblicato il
29 giu 2012
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Première Vision Pluriel ha fiducia nel suo posizionamento
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29 giu 2012
29 giu 2012
![]() Foto: PixelFormula |
L'offerta di questo nuovo spazio si comporrà di 27 espositori, oltre che di 18 studios che espongono su Indigo, con un'offerta che si unisce in alcuni casi a quella di Expofil. Fino ad ora installato all'ingresso del padiglione 5, Expofil si sposta per avvicinarsi ad Indigo verso la parte posteriore del padiglione stesso. 'Knitwear Solution' agirà allora come un ponte fra le due aree.
Lo spazio dedicato ai capi di maglieria, destinato a completare l'offerta dell'appuntamento, sarà particolarmente ricca di maglifici produttori, filatori ed offerte tecnologiche provenienti principalmente da India e Cina, e in misura minore da Turchia, Giappone e Francia. I prodotti saranno presentati con un format di stand paragonabile a quello di Première vision, ma in una versione rifinita in legno e dotata di appendiabiti.
Per questa sessione, Première Vision Pluriel rafforza la sua collaborazione con l’IFM (Istituto Francese della Moda). Il 19 settembre sarà presentato uno studio, realizzato dall’organismo, sui giovani consumatori. Un rapporto su comportamenti e prospettive che tenterà, a livello europeo, di informare i professionisti sulle motivazioni, sui riferimenti d'acquisto e su quale rapporto hanno con lo stile le nuove generazioni di clienti.
Première Vision Pluriel proporrà ancora una volta dei percorsi tematici. Uno dei due temi, 'Evening Party', torna di nuovo all'obiettivo di "mettere un po' di leggerezza nell'economia del momento", con prodotti d'eccezione. L’altro tema, 'Workwear', si rivolgerà invece verso prodotti ad alte prestazioni, solidi, funzionali e autentici. Gli stand che comporranno il percorso saranno nuovamente selezionati tra i sei appuntamenti di Pluriel.
Lanciati nel 2009, i PV Awards saranno naturalmente anch'essi della partita. La giuria questa volta sarà diretta da Felipe Oliveira Baptista, direttore artistico di Lacoste.
Si deve affrontare un contesto di incertezza
Una volta ancora, Première Vision Pluriel si svolgerà in un contesto di calo dei consumi. "Abbiamo una tale quota di mercato da essere per forza di cose sensibili alla congiuntura negativa", ammette Philippe Pasquet, CEO di Première Vision SA, il quale però ostenta un certo ottimismo, citando come esempio Denim by PV come prova che si può riunire tutto insieme un intero settore europeo, seppure in un contesto poco favorevole.
"Sappiamo che il contesto è mediocre, per non dire francamente negativo in alcune aree, ma non tutto è così malvagio", spiega. "Il lusso tiene bene, meglio di quanto si sarebbe potuto pensare. Ora la nostra offerta è più orientata verso l'alto che verso il basso. Siamo quindi parzialmente protetti. In più, se alcuni mercati vanno un po' meno veloci rispetto a uno o due anni fa, continuano ad andare rapidi alcuni mercati più avanzati. E' soprattutto il caso della Cina, della Russia e del Brasile”.
Première Vision Pluriel raccoglie quindi la sfida del posizionamento in opposizione alla sfavorevole congiuntura. Con un'attenzione particolare per la differenziazione dell'offerta. "I migliori attori hanno capito bene che omologazione e banalità significano morte", insiste Philippe Pasquet. "Dunque si può avere una moda più tranquilla, ma con una maggiore attenzione ai materiali e alla qualità dei prodotti".
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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