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13 feb 2017
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Prada: ricavi consolidati a 3,18 miliardi nel 2016 (-9%). Secondo semestre in miglioramento

Pubblicato il
13 feb 2017

Il gruppo italiano produttore di borse, pelletteria, calzature, abbigliamento e accessori Prada (marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe) ha concluso l’esercizio 2016, che si è chiuso il 31 gennaio 2017, con ricavi consolidati pari a 3.184 milioni di euro, in calo del 9% a cambi costanti (-10% a cambi correnti), in linea con le aspettative del mercato.

Un negozio di Prada


Nel dettaglio per area geografica, l'Asia-Pacifico (-12% a cambi costanti), si è dimostrata nel secondo semestre notevolmente dinamica, fa sapere l'azienda di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada. In particolare, la Cina ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti a partire dal terzo trimestre, mentre Hong Kong e Macao hanno ridotto significativamente la contrazione riscontrata negli ultimi anni, portando l’intera area Greater China a registrare vendite superiori all’anno precedente nell’ultimo trimestre.

Il mercato europeo, (-5% a cambi costanti), ha risentito della riduzione dei flussi turistici che ha penalizzato per gran parte dell’anno soprattutto Italia e Francia, sebbene quest’ultima abbia mostrato chiari segnali di recupero nel quarto trimestre. Particolarmente positivi i trend in Russia, con una crescita a doppia cifra, e nel mercato britannico che, dopo un calo registrato nel primo semestre, ha invertito il trend e ha chiuso l’anno con un buon tasso di crescita.

Il mercato americano, (-12% a cambi costanti), ha ancora subito il calo dei flussi turistici negli USA nonché una generale debolezza dei consumi, già emersa nella prima parte dell’anno; nettamente in crescita invece Messico e Brasile. Il Giappone, dopo un quinquennio di crescita ininterrotta, registra nel 2016 una flessione (-13% a cambi costanti), riconducibile essenzialmente a un minore flusso turistico proveniente dalla Cina, dovuto anche alla rivalutazione dello yen. Il Middle East si presenta in calo del 10% a cambi costanti rispetto all’esercizio precedente.

Venendo poi ai singoli brand ed alle varie classi di prodotto, entrambi i marchi Prada e Miu Miu hanno mostrato un miglioramento progressivo. “Il lavoro fatto nei mesi scorsi per rendere l’esperienza in negozio sempre più esclusiva e coinvolgente e per arricchire l’offerta con prodotti innovativi e a forte contenuto stilistico, sta già producendo risultati concreti sia nel Ready-to-Wear, cresciuto in tutto il secondo semestre, sia nel Footwear e nel Leather Goods, dove si è registrata un’ottima risposta del mercato a fronte delle ultime collezioni”, indica il comunicato ufficiale del gruppo quotato alla Borsa di Hong Kong.

Per quanto riguarda il canale Retail, i 620 negozi del gruppo a gestione diretta diffusi in 70 Paesi del mondo hanno registrato ricavi nel 2016 pari a 2,635 miliardi di euro -13% a cambi costanti, -14% a cambi correnti, anche se il trend è andato progressivamente migliorando nel corso del secondo semestre, in particolare a dicembre e gennaio.

Prada, campagna AI 2016/17 by Steven Meisel


Il canale Wholesale è quello in cui il gruppo ha dato avvio a un consistente programma di sviluppo: si percepiscono così i primi frutti delle collaborazioni avviate recentemente con importanti partner e-tailer, con i ricavi wholesale che raggiungono i 504 milioni di euro, +14% a cambi costanti, +13% a cambi correnti.

Crescono del 3% le attività in licenza, dove il trend è stato positivo sia per l'eyewear che per i profumi, con royalties che si attestano a 45 milioni di euro.

"Come già anticipato commentando i risultati del primo semestre, quest’anno abbiamo attuato una profonda fase di razionalizzazione dei processi operativi e gestionali - peraltro ancora in corso - identificando al tempo stesso importanti linee di azione per lo sviluppo futuro del Gruppo”, ha ricordato il CEO Patrizio Bertelli. “Mi riferisco in particolare alla definizione della nostra strategia digitale, con la costituzione di un team con elevate competenze ed esperienze professionali derivanti dal mondo delle tecnologie digitali e new media. Nel contempo, stiamo anche rafforzando la struttura manageriale in ambito Retail, con l’obbiettivo di integrare il canale on-line e tradizionale in una dimensione veramente innovativa. Confido che questa nuova visione globale consentirà ai nostri brand di esprimere pienamente il loro forte potenziale generando uno sviluppo sostenibile”.

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