2 ago 2011
PPR: per la gioia del lusso
2 ago 2011
Durante la presentazione dei risultati trimestrali di PPR, François-Henri Pinault, Presidente e Direttore Generale del gruppo PPR (Pinault-Printemps-Redoute) e Jean-François Palus, direttore finanziario, hanno confermato l'avvio del processo di vendita della filiale di Vendite a distanza del gruppo Redcats. “Redcats è stata presentata alle banche per dar l'avvio ad un finanziamento destinato a finanziare un acquirente, stesso procedimento utilizzato per Conforama, ceduta qualche tempo fa al Sud-Africano Steinhoffété" ha spiegato Jean-François Palus.
Invece, riguardo all'acquisizione della nostra griffe Brioni, François-Henri Pinault ha dichiarato: “Sapete che il nostro gruppo non è solito commentare le voci". In linguaggio giornalistico questo significa spesso "stiamo lavorando sulla questione ma per ora non c'é niente di fatto" oppure, semplicemente, "non vogliamo che la cosa si sappia". La notizia della possibile acquisizione da parte di PPR della maison Brioni per 350 milioni di euro veniva infatti diffusa la settimana scorsa dal Corriere Della Sera.
François-Henri Pinault (photo PPR) |
C'è da dire che l'acquisto potrebbe sembrare logico se si pensa che PPR si orienta sempre più ad investimenti nel lusso e che, ad oggi, nel suo portafoglio di marchi non annovera una griffe prettamente maschile con stile tradizionale e di alta qualità. In più le indescrizioni su Brioni arrivano proprio in concomitanza dei recenti investimenti di LVMH, principale rivale di PPR, che ha da poco conquistato Berluti, alla cui testa c'è Antoine Arnault, figlio di Bernard Arnault, patron di LVMH. Una coincidenza che non sembrerebbe casuale.
Ad ogni modo, PPR non puo' che essere soddisfatto dei suoi investimenti successivi nel segmento del lusso. Il settore rappresenta oggi il 22,6% del fatturato del gruppo e il 39,4% del suo risultato operativo corrente. Il settore Sport et Lifestyle con Puma, ha dal canto suo registrato una crescita del fatturato dell' 11,4%, mentre un calo del 7,3% del risultato operativo.
La crescita dell'attività sul semestre riguarda comunque l'insieme dei marchi con un +20,8% per Gucci, +29,4% per Bottega Veneta, +29,5% per Yves saint Laurent e +22% per gli altri brand (Alexander McQueen, Stella McCartney, Balenciaga, Boucheron, Sergio Rossi).
Naturalmente, come per l'insieme delle griffe del lusso, la crescita si è avuta soprattutto nei paesi emergenti. Ma non solo. Gucci ha registrato una crescita semestrale del +29,3% delle vendite in questi paesi, andando a pesare per il 42,9% del fatturato totale del marchio, contro il 40,3% dell'anno scorso (dati al 30/06/2011). La Cina in particolare ha visto una crescita del 35,6% delle sue vendite e rappresenta ormai il 23% delle vendite totali.
Anche le vendite in Europa Occidentale hanno visto una crescita del 15% sul periodo e pesano per il 29,5% delle vendite totali. In America del Nord (17,1% delle vendite totali), il fatturato è salito del 29% nel primo semestre e persino in Giappone, paese gravemente colpito dallo tzunami, la griffe ha visto una crescita del 2,5% (ma un calo delle vendite totali: 10,5% al 30 giugno 2011 contro il 12,5% dell'anno precedente).
Bottega Veneta contribuisce enormemente al successo di PPR nel lusso (modello A/I 2011/2012, foto Pixel Formula) |
Per quanto riguarda Gucci, François-Henri Pinault ha espresso la volontà di portare la griffe ad un livello ancora più alto, con collezioni di cuoio e pelli pregiate sempre di maggior lusso, anche in vista della domanda della clientela cinese. “Abbiamo notato che i consumatori delle grandi città cinesi, quali Pechino e Shanghaï, comprano meno prodotti con loghi, preferendo quelli più discreti e di ancor più alta gamma", ha spiegato Pinault.
Un'altra soddisfazione per il patron di PPR è il ritorno d'Yves Saint-Laurent alla reddittività, con ricavi pari a circa 7 milioni di euro al 30 giugno 2011, contro la perdita di oltre 6 milioni di euro registrata lo scorso anno. Restano stabili i settori dei Profumi e dei Cosmetici.
Con risultati di questo tipo, François-Henri Pinault non ha certo motivo di mettere in discussione l'orientamento che ha dato al suo gruppo...
Jean-Paul Leroy (Versione Italiana di Elena Passeri)
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