20 mag 2010
PPR: con calma vendita asset distributivi
20 mag 2010
Parigi, 20 mag 2010 – Il Presidente di PPR François-Henri Pinault ha ribadito mercoledì 19 maggio, durante l'assemblea generale degli azionisti, che si riserverà tutto "il tempo necessario" per la vendita delle attività di distribuzione del gruppo e che “non intende assolutamente svendere".
Pinault vuole progressivamente trasformare PPR, attualmente attivo nella distribuzione con Fnac, Redcats (vendita a distanza) e Conforama, allo scopo di costituire un portafoglio di marchi mondiali di lusso e per il grande pubblico nel settore degli accessori e dell'abbigliamento – elegante o sportivo – della persona (Gucci Group, Puma ecc.).
"Mi prenderò tutto il tempo di cui ci sarà bisogno per vendere i nostri asset alle migliori condizioni e valorizzarli nell'interesse delle aziende, dei loro dipendenti e dei nostri azionisti", ha detto Pinault, prima di aggiungere: "Non intendo assolutamente svendere sbrigativamente queste attività".
Interrogato su un'eventuale tempistica, Pinault ha risposto: "tutto ciò potrebbe già accadere quest'anno o potrebbe succedere l'anno prossimo...".
Riguardo a eventuali acquisizioni, il Presidente e Direttore Generale di PPR ha affermato di essere sempre vigile "sulle opportunità che potrebbero presentarsi per rafforzare ancora il portafoglio di marchi di lusso con altri brand che siano molto forti e competitivi in categorie di prodotti e posizionamenti di prezzo nei quali non siamo presenti".
Ma ha anche messo in guardia: "Non faremo alcuna acquisizione significativa senza prima aver realizzato delle cessioni significative".
Interrogato sull'arrivo in Europa del gruppo americano di accessori Coach, Pinault ha sostenuto che questo marchio non è un vero e proprio concorrente, nel senso che il suo segmento di prezzi è inferiore a quello di Gucci, brand faro del polo lusso del gruppo.
Dopo aver escluso ogni possibilità di acquisto di Coach, "un po' troppo caro...", non ha però smentito di stare “osservando” le mosse di un altro marchio nello stesso segmento.
Rispondendo a un'altra domanda riguardante i potenziali effetti del calo dell'euro rispetto al dollaro sui risultati del gruppo, François-Henri Pinault ha risposto che "l'inefficienza delle nostre coperture di cambio, se l'euro rimane a questi livelli, sarà ampiamente compensata quest'anno dagli effetti della conversione delle filiali estere al livello del gruppo".
Globalmente, riferendosi all'anno 2010, il magnate ha valutato come "l'ambiente economico ancora convalescente ci imponga di essere ancora prudenti, tuttavia noi siamo determinati e fiduciosi", ha detto, ricordando i buoni risultati del primo trimestre.
Infine, tre nuove amministratrici entreranno in consiglio d'amministrazione, portando il numero di donne a 4 su 14. Patricia Barbizet, vicepresidente, è raggiunta da Laurence Boone, capo economista da Barclays Capital Francia, da Yseulys Costes, fondatrice e dirigente della società 1000mercis.com (marketing e pubblicità su internet), e Caroline Puel, giornalista specialista della Cina da Point (di proprietà di Artemis, holding del gruppo PPR).
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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