Polimoda: fashion show in occasione di Pitti Uomo 86

Di

Elena Passeri

Pubblicato il
17 giu 2014

Polimoda è protagonista della settimana di Pitti Uomo 86 con un doppio appuntamento. Il 15 giugno la Fitting Performance ha trasformato Villa Favard in una scenografica cornice per un’invasione di veri e propri tableaux vivants: un modo originale di presentare le 80 collezioni degli studenti in Fashion Design & Fashion Technology.

Vera novità della stagione è però il nuovo formato del Polimoda Show, di scena il 17 giugno, sempre a Villa Favard, che per la prima volta presenta in passerella le venti migliori collezioni finali dei diplomandi in Fashion Design. Un “best of” dei talenti Polimoda, organizzato in doppia replica e trasmesso in live streaming da Vogue.it, Wowcracy e il blog ASVOF di Diane Pernet, fino al sito Designspeaking, su cui saranno speciali approfondimenti delle collezioni.

Quest’anno a Polimoda si diplomano 92 designer provenienti da tutto il mondo, una conferma che il metodo di Linda Loppa (Direttore Polimoda) e Patrick De Muynck (Head of Design Department) sta riscuotendo sempre maggiore successo. Per la sfilata del 17 giugno – ripetuta in due sessioni alle 18.00 e alle 20.00 - si è quindi scelta una selezione delle ventuno collezioni più forti. Nessun brief specifico dai docenti, ma ogni designer ha potuto esprimere appieno la propria personalità. Fil rouge che lega però molte collezioni è un forte senso di nostalgia, che si esprime nel guardare al proprio passato e alle esperienze vissute, alla ricerca di un senso di identità e speranza di un futuro meno incerto, anche dal punto di vista valoriale. Creazioni che si fanno sismografi attenti del nostro tempo.

Lo Show e la Fitting performance saranno solo il primo trampolino di lancio per i designer 2014, cui seguiranno molte altre occasioni di visibilità per gli studenti più meritevoli. “Non esiste solo lo show, c'è molto altro” conclude Patrick De Muynck “Bisogna investire tempo ed energie anche dopo il diploma, per farsi conoscere e valorizzare il proprio lavoro grazie a collaborazioni e servizi fotografici, come è successo l'anno scorso ad alcuni diplomati, che sono stati pubblicati su Harper Bazar America e fotografati da Karl Lagerfeld, un grande successo per loro ma anche per la scuola”.