Pubblicato il
23 dic 2011
23 dic 2011
Pitti Uomo svela il suo programma
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23 dic 2011
23 dic 2011
Pitti Uomo non conosce crisi. Il salone fiorentino di moda maschile annuncia per la sua prossima edizione la presenza di 950 brand, lo stesso numero cioè di gennaio 2011 e un centinaio in meno del giugno scorso. Dal 10 al 13 gennaio 2012, la Fortezza da Basso ospiterà così circa 40 espositori francesi, 55 americani, 76 britannici… Gli stranieri rappresenteranno circa il 37% dei partecipanti. "Sarà un'edizione potente. Adesso che le cose si stanno facendo difficili (la primavera araba, un inverno piuttosto “caldo”, la congiuntura economica…), i saloni europei di qualità si stanno muovendo bene", commenta Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine.
In giugno, Pitti Uomo aveva attirato circa 30.000 visitatori - Foto: DR |
Il numero di marchi per questa 81ma edizione è quindi stabile sull'anno, ma soprattutto il Pitti Uomo, come in ogni stagione, propone numerosi eventi e lanci. Al centro, un focus sulla moda giapponese. Il progetto speciale, chiamato "Versus Tokyo", questa volta è dedicato alla creatività nipponica. In collaborazione con la “Japan Fashion Week”, circa 20 marchi del Paese del Sol Levante sono stati scelti da Yuichi Yoshii per esporre in Italia. Facetasm, Mastermind, Soe e Phenomenon fra gli altri. Direttore artistico del multimarca Loveless, Yuichi Yoshii è anche il "branding director" di Goyard.
Sono anche annunciate da Pitti Immagine numerose prime partecipazioni o ritorni. Così, McQ, la linea contemporanea di Alexander McQueen, parteciperà alla sua prima fiera. Pepe Jeans festeggerà il proprio ritorno. Chevignon presenterà 'Heritage', concepita da Milan Vukmirovic. Il loden storico sarà omaggiato grazie a una collaborazione fra Andrea Incontri e la linea 'Habsbourg' di Schneiders. "Abbiamo in media dal 10 al 15% di rinnovamento della nostra offerta e questo fornirà nuova energia al salone", prosegue l’Amministratore Delegato di Pitti Immagine.
Per il resto, i buyer non saranno troppo disorientati dalla frammentazione del Pitti Uomo. L'appuntamento, la cui superficie espositiva sarà di 59.000 metri quadrati, è sempre diviso in 11 settori-chiave. Così, il padiglione centrale (sezione Pitti Uomo, “Make” e “Pop Up Stores”) ospiterà fra gli altri Brunello Cucinelli, Jimmy Choo, Façonnable e Lardini. “Sport & Sport” cresce con Blauer, C.P. Company, Henry Lloyd e ancora North Sails. “My Factory”, che mescola musica, culture urbane e moda, annuncia la partecipazione di Hudson, Jack Flynn, Panama Route, Skive... Senza dimenticare “Touch!” Per i tagli sofisticati, “l'Altro Uomo”, moda d'avanguardia...
Sul versante visitatori, Pitti Uomo raddoppia la dimensione delle presenze internazionali e questo malgrado la riduzione degli aiuti alle esportazioni, diminuiti nell'ultima finanziaria di rigorosa austerity del Governo italiano. "La nostra strategia è di avere dei buoni buyer a Firenze", riassume Napoleone. In giugno, la Fortezza ha così ospitato 505 cinesi e 600 giapponesi. A titolo di comparazione, i francesi e i belgi presenti sono stati rispettivamente 434 e 237. La risposta dunque il 10 gennaio.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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