Ansa
9 gen 2013
Pitti Uomo : il futuro guarda all'estero
Ansa
9 gen 2013
"Internazionalizzazione" è la parola d'ordine più utilizzata questa mattina nella conferenza stampa d'apertura dell'83/o salone di Pitti Immagine Uomo, a Fortezza da Basso, a Firenze. Un termine che piace ai vertici di Pitti Immagine, all'Ice (Istituto per il commercio con l'Estero, dello SMI (Sistema Moda Italia), al Centro di Firenze per la Moda Italiana, che ha stretto un accordo con Unicredit per sostenere e valorizzare le piccole e medie imprese della moda italiana all'estero.

Insomma, in un momento di incertezza e di forte calo dei consumi interni come quello che stiamo vivendo per via della crisi, la moda italiana guarda all'estero, ai nuovi mercati. Tutti d'accordo allora per rafforzare l'export. Plaude anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che tanto ci tiene alla moda. "Abbiamo 1 miliardo di nuovi consumatori nel mondo", ha detto Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine in apertura della manifestazione, dopo aver annunciato che la prossima edizione di gennaio 2014 sarà posticipata di una settimana, attorno a metà mese.
"Il successo di Brunello Cucinelli e Laudomia Pucci - ha aggiunto Marzotto - che fino a venti anni fa erano piccoli, è dovuto al fatto che sono riusciti a cavalcare l'onda dei nuovi mercati. Ma lo stile, la creatività, il buon rapporto qualità/prezzo non bastano: ci vuole anche la comunicazione. Qui a Pitti oltre mille marchi cavalcano questa onda". "Il mondo - ha proseguito il presidente Smi Michele Tronconi - sta tornando a consumare ed è disposto a comprare i prodotti belli e ben fatti che vengono dall'Italia. Il saldo del tessile/abbigliamento a settembre 2012 è positivo per 6,4 miliardi: la stessa cifra degli ultimi tre anni è stata ottenuta in 9 mesi. Andremo a saldo commerciale 2012 molto più simile all'ante-crisi. Purtroppo l'attivo è così forte perché sono crollate le importazioni, e sono crollate perché si produce di meno. La produzione è crollata dell'8,8%, e ci aspettiamo un dato più brutto per fine anno".
"Stiamo finalizzando in questi giorni un accordo per costruire tre sedi di Pitti nel mondo, per promuoverla in tre grandi Paesi, con risorse appositamente dedicate" ha aggiunto Riccardo Monti, presidente dell'Ice. "Il settore moda è una grande bandiera del Made in Italy - ha ricordato - perché chi si avvicina al prodotto si avvicina al territorio italiano, e nessuno come Firenze riesce in questo così bene". Monti ha quindi annunciato nuove aperture di uffici in Africa e in Qatar e ha ribadito che l'obiettivo è quello di "aiutare tante aziende a esportare". "Come sistema-Paese ci poniamo l'obiettivo - ha concluso - di avere all'anno 20 mila Pmi che cominciano ad esportare".
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