Pitti Uomo 92: Hunting World lancia il suo prêt-à-porter
Hunting World ha debuttato nel prêt-à-porter mercoledì, al Pitti Uomo, con un’ampia sfilata. Il marchio statunitense, specializzato negli accessori, è stato fondato nel 1965 da Robert Lee, passando qualche anno fa nelle mani del gruppo giapponese Itochu. Conta 40 boutique in Asia e una a Firenze, dove ha la produzione, ed è distribuito in una cinquantina di punti vendita multimarca nel mondo.
Da tre stagioni, Hunting World ha fatto entrare nel team creativo il talentuoso Yosuke Aizawa, che sta avendo un notevole successo con la sua label di sportswear White Mountaineering. Dopo aver lavorato agli accessori del marchio newyorchese, lo stilista nipponico si è dedicato al prêt-à-porter per completarne l’universo. Il brand vendeva già alcuni capi outdoor, ma ora si è dotato di un guardaroba completo per uomo e donna.
La collezione s’ispira ai viaggi, come illustra il treno virtuale che corre a ritmo sostenuto lungo l’interminabile muro della ex Stazione Leopolda. I primi modelli, vestiti con giacche e bermuda, impugnano grandi valigie in stile retrò coperte di patch, che indicano i luoghi visitati dal loro proprietario in tutto il mondo. Le stesse toppe le troviamo richiamate su delle giacche di jeans e su altri capi ancora.
Altri modelli sono bardati da borse, portate a tracolla o a mano, tra le quali il famoso modello “Battue”, riconoscibile per la forma bombata stile piumino, realizzato in un materiale speciale in nylon, vera icona del brand.
I capi disegnano un globetrotter metropolitano, che indossa sneakers, espadrillas o scarpe di pelle con lacci, e che alterna outfit informali e classici con la stessa allure easy.
Il guardaroba si compone di capi semplici, atemporali e intramontabili (trench, giacche, camicie, bermuda, gonne, maglie) indossati tono su tono o in contrasto, con un piccolo, discreto accento fashion.
Quest’ultimo può essere un particolare, come l'aggiunta di tasche, un gioco di righe, un motivo simil-mimetico di una giacca che viene ripreso in una borsa, e così via. Dei micro-disegni di fiori sembrano dei pizzi su un vestito, mentre una lunga camicia blu viene indossata su una maxi gonna a righe, e un pullover scende su un ampio pantalone di lino.
“È un marchio americano interamente prodotto in Italia. Ho voluto mescolare le due culture proponendo una parte casual e l’altra più formale”, spiega a FashionNetwork.com Yosuke Aizawa, il cui brand White Mountaineering, che si rivolge a un pubblico più giovane rispetto a Hunting World, conta ormai 64 distributori in Giappone e un centinaio nel resto del mondo.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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